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ARTE IN VERSILIA
Donne di
arte e di….vino
Patrizia,
Veronica ed Elisabetta Rogai
Versilia,
una lunga e sottile striscia di sabbia, fra monti e mare, il “posto” delle
vacanze per antonomasia, una località che si offre alla frenetica danza del
turismo, rumoroso e colorato e che, all’apertura delle scuole, magicamente, si
assopisce, la gente riprende i suoi ritmi, cadenzati come le onde, si torna a
pescare, si buttano le reti, si ritorna i
veri padroni del paese.
Ma
il legame della Versilia con l’arte è datato, risale al 1500, quando Michelangelo
sceglieva il marmo per le sue opere e l faceva trasportare a mare dai carri
trascinati da buoi, e poi avanti negli anni, fino al 1956 quando Henry Moore
iniziò la sua collaborazione con gli scalpellini della zona, e poi le fonderie
che hanno lavorato per artisti come Botero, Joan Mirò, Isamu Noguchi, Giacomo
Manzù…….ma anche pittori come Mario Marcucci, Lorenzo Viani, Carlo Carrà….la
Versilia ha sempre avuto un fil rouge privilegiato con l’arte, artisti che qui hanno
creato e lavorato, dalla natura della Versilia e dal suo mare traggono
ispirazione, natura rivolta all’arte, a
volte è dolce e spudorata nei colori e a volte dura e violenta.
E
poi, negli anni, grandi mostre ed eventi, in questi ultimi anni gestiti dalla
sensibilità femminile, da donne che hanno sempre vissuto nel bello, amato
l’arte, e che si sono sempre espresse nell’arte, come Patrizia Grigolini e la
figlia Veronica, titolari de Il Forte Antichità, una magnifica galleria d’arte,
piena di oggetti antichi e pieni di storia, una ricerca continua di una armonia
dell’ antico con il moderno fatta da pezzi di alto antiquariato, prima patina,
uniti a materiali sorprendenti come il perpex, legni antichi, acciaio, ferro,
antiche tessiture, marmi levigati ma anche apprezzate progettiste d’interni, ristrutturazione
e arredamento, che si avvalgono esclusivamente di imprese artigiane italiane, pronte
ad un nuovo evento al femminile, una mostra personale dell’artista fiorentina e
ormai internazionale Elisabetta Rogai.
Elisabetta
Rogai, l’artista fiorentina dalla bellezza rinascimentale che “racconta” le
donne, al suo ritorno dal Viet Nam, prima di arrivare in Versilia è stata
ospite del sindaco di Firenze Matteo Renzi per una performance live
all’inaugurazione del Forte Belvedere ed
è stata premiata proprio in questi giorni come “Artista dell’anno” dalla
Friends of Arts Foundation, premio che ritirerà in novembre in Sudamerica; e,
in questa calda estate, dove la ricerca del fresco porta al fascino ombroso della Versilia, nasce un magico incontro di
donne, una sorta di gioco di squadra, donne che parlano alle donne, tre professioniste
dedicate all’arte, all’antiquariato, alla progettazione d’interni, in sintesi
alla bellezza : Patrizie Grignolini, la figlia Veronica e l’artista Elisabetta
Rogai, un team che coniuga passione per la tradizione e la modernità del
concetto pittorico, rari pezzi di antiquariato pieni di storia in un mixage
azzardato, ma non banale, con l’arte di Elisabetta Rogai, con le sue opere di donne,
dalle chiome fluenti mosse dal vento, novelle amazzoni che mostrano dolcezza e
sensibilità, donne forti e sensuali, giochi di trasfigurazioni ispirate dalla
sua fantasia, storie ed emozioni di donne viste in una ottica diversa secondo
le modifiche del corso del tempo, donne nelle quali tutte noi ci ritroviamo e
dalle quali possiamo trarre ispirazione.
Spiccano
tra queste alcune opere create con la tecnica di Enoart, una personalissima
invenzione dell’artista che consiste nel dipingere usando come colore il vino.
Dopo anni di studio e molti tentativi, attraverso l'aiuto del professor Roberto
Bianchini (docente di chimica organica dell'Università degli Studi di Firenze)
Elisabetta Rogai è riuscita a capire come "fissare" il vino sulla
tela, un procedimento particolare che dona al quadro una vita vera e propria:
sulla tela infatti il vino invecchia ed i colori seguono l'andamento del tempo
passando da quelli tipici dei vini giovani (colori vivi come viola e porpora) a
quelli che caratterizzano i vini "invecchiati" (ambra, rosso mattone,
arancio, dalle tonalità più spente). Ciò che rende queste opere d'arte davvero
particolari è il fatto che dopo un primo tratteggio della bozza del disegno
fatta con il carboncino l'artista nella loro realizzazione usa solo ed esclusivamente
vino rosso (e bianco per le sfumature) senza aggiungervi altri componenti. Un
fissaggio naturale impedisce poi al vino di invecchiare oltre un certo limite,
stabilito da Elisabetta: in questo modo i colori restano sempre relativamente
luminosi, senza sbiadire troppo….la realtà che cambia a seconda del punto di
osservazione dell’artista….ma rimane sempre arte pura.
Il Forte Antichità
Via
Carducci, 16
Forte
dei Marmi (LU)
Elisabetta Rogai Studio
Via
Tartini, 13/B
Firenze
Nata a Firenze é esperta in comunicazione, ufficio stampa e merchandising.
Collabora con importante Studio Legale per internazionalizzazione della P/M impresa italiana verso USA, Cina e Brasile.
Collaborazione – settori food and beverage, lifestyle, locali, eventi, fashion, cosmetica, interviste chef e vip person con Name Magazine, Premium Magazine, Eventi Dop, Cavolo Verde Web Magazine, Winefashioneurope magazine, Ciboevino web magazine, World Wine Passion magazine anglo/italiano, Aeroflot Magazine, testata giornalistica della linea aerea russa e per Carpe Diem Club, testata Slovena.