Goloso e Curioso
La cucina 30 e lode. L’omelette au fromage

La cucina 30 e lode. L’omelette au fromage

el ’68 uno degli slogan preferiti dagli studenti era “Fantasia al potere”. Al potere, di fantasia, a meno che non ci sia sfuggito qualcosa, ne abbiamo vista poca o punta. Da Giovanni Leone a Silvio Berlusconi (passando da Restivo, Rumor, Andreotti… Prodi, D’Alema) l’ingrediente “fantasia” nelle varie cucine politiche di Palazzo Chigi, è mancato. Anche sui fornelli di via Trastevere 76, la sede, a Roma, del Ministero della Pubblica Istruzione, la fantasia è una Carneade: chi è costei? La poltrona principale ha sostenuto molti lati B (i culi, insomma)- dagli extralarge di Fiorentino Sullo, Riccardo Misasi, Giovanni Spadolini, a quello secco di Letizia Moratti, al baffuto di Fabio Mussi a quello, occhialini, tailleurino e cicicì ciciciò, di Maria Stella Gelmini, ma mai ha visto accomodarsi il sederino bello tondo di Miss Fantasy.

Per fortuna gli studenti, sono fatti di tutt’altra pasta. La fantasia li aiuta a vivere meglio. A goloso&curioso interessano le fantasie studentesche post lezioni. A tavola. Studenti di tutt’Italia, frequentate la mensa universitaria? Mandateci recensioni, critiche, elogi, bocciature di paste, baccalà, spezzatini. Vi fate da mangiare da soli? Inviateci le ricette “raccontate”. Cominciamo con una ricetta semplice semplice. Ce lo manda Luca Bolognesi, studente alla Luiss di Roma. Ecco la sua fantastica “Omelette au fromage”.

Roma, ore 19.15 di un tiepido giovedì sera. Uno dei primi, così caldi da sciogliere ogni dubbio sul definitivo arrivo della primavera. “E con la differenza tra legalità-garanzia e legalità-indirizzo”, afferma Alessandro Pajno, professore di diritto amministrativo, “chiudiamo la nostra lezione di oggi”. Il diritto è pesante; quello amministrativo lo è più di una peperonata prima di coricarsi.
Fuori dall’aula il pensiero corre subito al frigo di casa, aiutato dal brontolio sempre più persistente del mio stomaco provato da 12 ore metropolitane alleggerite da due misere fette di pan carrè con una fetta di formaggio in mezzo.
La via verso casa è lunga dieci fermate di tram, altrettante di metropolitana e troppe tentazioni lungo il percorso. Come ogni metropoli che si rispetti Roma presenta ad ogni angolo la possibilità di sfamarsi. Peccato che la pizza tipica romana (quella croccante tipo schiacciata, per intenderci) “da Alessandro” di via della Magliana grondi olio,  e gli hamburger di McDonald’s alla stazione Termini mal si coniughino con una dieta regolare,  con un portafogli leggero e con il clima patriottico post 17 marzo.
Appena giunto a casa c’è un altro peccato capitale da evitare: aprire la prima scatoletta della dispensa (tonno in genere) e chiudere i conti con la cena in quel modo. Fortunatamente nel frigo in bella vista ci sono tre uova che mi guardano. Le afferro, le rompo con una mano sola, alla Rocky, e mi preparo un’omelette.
Quando sbatto le uova con la forchetta la golosità inizia ad assalirmi ed ecco che nella tazza il giallo viene spezzato dal nero del pepe macinato (oltre ad un necessario pizzico di sale), e da una nevicata di parmigiano che leghi l’omelette e la renda “au fromage”. E poi, il tocco finale, per buongustai: quel tanto di latte per rendere l’omelette scrumbled come direbbero oltre Manica, strapazzata più semplicemente.
Un ultimo piccolo segreto per questa semplice ricetta è quello di cucinare la frittata in una padella piccola, in modo che le uova non si disperdano in ampiezza, ma creino un’omelette spessa che soddisfi il palato e renda giustizia allo studente affamato. Buon appetito.

Due parole su Luca Bolognesi.
E’ studente alla Luiss di Roma. Luca è uno studente giornalista. Ha lavorato per il quotidiano L’Arena di Verona, ha fatto uno stage in Sky, ora collabora con Sportitalia e lavora per due radio: Rcs e Radio Luiss. Scrive anche per i magazine “Nigrizia”, “Africa” e “Settimana sportiva”.   Adesso a voi la palla. Studenti, frequentate la mensa universitaria? Inviatesi recensioni, critiche, elogi, bocciature di paste, baccalà, spezzatini. Date il voto: da 15 a 30 e lode. Se invece vi fate da mangiare da soli? Inviateci le ricette “raccontate”. Fantasia al potere? Magari. Intanto iniziamo dal frigo.

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Luca Porcella
La cucina 30 e lode. l’omelette au fromage

Luca Porcella

Luca Porcella

Luca Porcella, nato a La Spezia nel 1989, vive in provincia di Roma da quando aveva un anno. Diplomato al Liceo Classico, si è laureato in International Relations e dal 2013 ha iniziato a lavorare come consulente per il settore pubblico per clienti italiani e internazionali. Da ottobre 2016 vive a Bruxelles, dove ora lavora per la Commissione e assaggia birre di ogni tipo. Appassionato di gastronomia, segue con interesse il mondo del food e ama girare in moto tra le sagre di paese. Disegna, suona, scrive, e si diverte a cucinare, per la felicità di amici e parenti che non esitano ad affidargli le “chiavi” dei fornelli.

La sua specialità è, senza dubbio, l’aglio olio e peperoncino di mezzanotte.

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Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»