Goloso e Curioso
Curiosità romane. Gelateria Vice Roma

Curiosità romane. Gelateria Vice Roma

Qualche giorno fa – era un giovedì – ho deciso di provare le specialità di una gelateria che avevo scoperto su Internet un anno fa ma che, tra un impegno e l’altro, non avevo mai testato, anche a causa della sua lontananza da casa mia. Ma devo dire che, dopo la prima visita, di certo ne arriverà anche una seconda, e perché no, anche una terza.

La gelateria in questione si chiama Vice Roma ed si trova in zona San Pietro, nella bella via Gregorio VII, a poca distanza da un luogo storico di Roma, la terrazza dello Zodiaco, luogo perfetto per guardare la Capitale dall’alto, magari con la propria metà. Da Vice, il giovedì e la domenica, propongono un aperitivo molto particolare: il FFF, sigla che sta per Finger Food Frozen. Si tratta di una proposta composta da un bicchierino di granita (nel mio caso era una granita alla fragola), tre degustazioni di gelato gastronomico e un flûte di prosecco, il tutto a 5 euro.

Ovviamente, la curiosità maggiore è concentrata intorno al “gelato gastronomico”. Cosa sarà mai? mi chiedevo. Sul sito di Vice (www.vice-roma.com) è possibile leggere alcuni esempi delle loro proposte, fra le quali mi avevano attirato la granita al Cartizze con fragoline di bosco e chips di speck, il sorbetto di ananas al curry con cous-cous al papavero e il gelato fondente speziato con olive taggiasche. Quest’ultimo rientrava fra le tre degustazioni del giorno, insieme a un gelato al pecorino con salsa di miele e aceto balsamico e a un gelato all’olio con pomodorini. La prima impressione può facilmente essere incerta, quasi diffidente. L’idea di un gelato salato, accostato a pomodoro od olive, è quasi un pugno nello stomaco per noi Italiani amanti del gelato “tradizionale”, specialmente di quello artigianale prodotto con la frutta delle nostre terre. Tuttavia, questi pensieri non reggono la sfida con il gusto: se anche ci si siede con qualche perplessità, ci si deve ricredere sin dal primo assaggio, conquistati dalla bontà del FFF. La proprietaria mi ha consigliato di seguire la successione gelato al pecorino, gelato all’olio, gelato al cioccolato con olive. In effetti, l’insieme dei sapori si è amalgamato alla perfezione rispettando quest’ordine. Il migliore, a mio giudizio, era il primo: il gusto del formaggio si è legato in maniera sontuosa con la crema di miele e aceto balsamico, lasciandomi decisamente triste una volta terminato. Il secondo era molto particolare, forse dal sapore un po’ troppo deciso, mentre il terzo rappresentava il giusto finale, essendo l’unico dolce, anche se abbinato alle olive taggiasche. Gli accostamenti possono sembrare arditi, ma è proprio questa particolarità a rendere l’aperitivo da Vice una vera esperienza di gusto. Il modo migliore di assaporare le loro specialità è chiudere gli occhi e mandare giù un cucchiaino di gelato con il suo abbinamento, senza separarli né tentare di rintracciare note contrastanti: la fusione in un’unica sensazione è ciò che rende veramente meritevoli le degustazioni di gelato gastronomico, per lo meno quelle che ho potuto provare in prima persona.

Le proposte cambiano di volta in volta. E questo rende una visita da Vice una sorta di scoperta continua, basata sulle proposte del giorno. Mi hanno detto che hanno già sperimentato un gelato al salmone: solo questo basta per convincermi che un’altra “esplorazione” è assolutamente dovuta, nella speranza di capitare nella serata giusta.

Un’ultima nota: anche l’occhio, da Vice, vuole la sua parte. Il locale è circondato da pareti di ghiaccio sintetico e avvolto da un gioco di luci che, riflettendosi sul bianco – colore dominante e caratteristico – producono un effetto molto particolare. Il risultato è non una semplice gelateria, ma anche un esempio di design e ricercatezza, in linea con un target giovane ed esigente, specialmente in una città come Roma, dove l’aperitivo non è un rito consolidato ma deve farsi spazio a fatica fra le numerose altre proposte gastronomiche che invadono la giornata della Capitale. Il premio assegnato loro dal “Gambero Rosso” nel 2010, come locale innovativo dell’anno, appare assolutamente meritato. Perché il gusto, se si coniuga con un locale piacevole, non può che uscirne migliorato.

 

 

Luca Porcella

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Luca Porcella

Luca Porcella

Luca Porcella, nato a La Spezia nel 1989, vive in provincia di Roma da quando aveva un anno. Diplomato al Liceo Classico, si è laureato in International Relations e dal 2013 ha iniziato a lavorare come consulente per il settore pubblico per clienti italiani e internazionali. Da ottobre 2016 vive a Bruxelles, dove ora lavora per la Commissione e assaggia birre di ogni tipo. Appassionato di gastronomia, segue con interesse il mondo del food e ama girare in moto tra le sagre di paese. Disegna, suona, scrive, e si diverte a cucinare, per la felicità di amici e parenti che non esitano ad affidargli le “chiavi” dei fornelli.

La sua specialità è, senza dubbio, l’aglio olio e peperoncino di mezzanotte.

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