Goloso e Curioso
I vini del cuore: Adarmando

I vini del cuore: Adarmando

Ti sorprende il cuore come nell’adolescenza il primo bacio, questo vino che d’inaspettato ha tutto. Sotto il nome di Bianco dell’Umbria IGT si cela un Trebbiano spoletino al 100% e lo produce il giovane Giampaolo Tabarrini a Montefalco, terra più nota per il rosso e poderoso Sagrantino.  Risplende nel bicchiere, l’Adarmando 2009, nel suo profondo spessore dorato e richiama alla mente la numerosa famiglia di cui fa parte: trebbiano di Lugana, di Soave, d’Abruzzo, toscano, romagnolo.  Quando si va a scuola di vino, si apprende che il trebbiano è un vitigno vigoroso, resistente alle malattie e che dà uve con buona acidità, però piuttosto neutre, cioè poco dotate d’intensità aromatica. Ed è qui che Adarmando si rivela davvero inaspettato: ha profumi netti di frutta gialla ed esotica che si arricchiscono via via di sfumature di ginestra e fieno, con un finale e sottile ricamo minerale.

Ti sorprende il cuore come nell’adolescenza il primo bacio, questo vino che d’inaspettato ha tutto. Sotto il nome di Bianco dell’Umbria IGT si cela un Trebbiano spoletino al 100% e lo produce il giovane Giampaolo Tabarrini a Montefalco, terra più nota per il rosso e poderoso Sagrantino.  Risplende nel bicchiere, l’Adarmando 2009, nel suo profondo spessore dorato e richiama alla mente la numerosa famiglia di cui fa parte: trebbiano di Lugana, di Soave, d’Abruzzo, toscano, romagnolo.  Quando si va a scuola di vino, si apprende che il trebbiano è un vitigno vigoroso, resistente alle malattie e che dà uve con buona acidità, però piuttosto neutre, cioè poco dotate d’intensità aromatica. Ed è qui che Adarmando si rivela davvero inaspettato: ha profumi netti di frutta gialla ed esotica che si arricchiscono via via di sfumature di ginestra e fieno, con un finale e sottile ricamo minerale. Ti affascina poi il gusto pieno, dove si ritrova il succo del frutto maturo e la larghezza dei profumi ritorna tutta, a regalare un sorso appagante e fresco, di vino che bevi volentieri e berresti di nuovo, senza indugi. Versatile negli abbinamenti, si presta al desinare quotidiano come pochi: sostanzioso e leggero.  Nasce da vecchie vigne di circa sessant’anni dalle quali Giampaolo Tabarrini ha ricavato un nuovo vigneto sperimentale. Ha scommesso con convinzione sul trebbiano spoletino, un autoctono che da qualche anno è oggetto di un rinnovato interesse (avrà tra poco una DOC tutta sua), ma ne produce solamente 8.000 bottiglie. Scordatevi di poter avere il vino dell’annata: Giampaolo ritiene che questo vino dia il meglio di sè soltanto dopo qualche anno.  Attualmente è in commercio l’annata 2009, ma forse vi conviene prenotare l’annata successiva che sarà disponibile la prossima primavera.  Giampaolo ha ragione ad aspettare: Adarmando è davvero un bel vino, che sorprende anche nella musicalità del nome. Pronunciato in una sola parola, vi suona dolce e familiare come  l’inizio di uno scioglilingua infantile.  E’ il vino che Giampaolo ha dedicato al nonno Armando, dal quale ha appreso l’amore per il lavoro della terra e per questo frutto della tradizione che è forte e non ha paura del tempo.

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MelegariMariaGrazia
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MelegariMariaGrazia

MelegariMariaGrazia

Da dieci anni coltiva l’interesse per il mondo del vino e l’enogastronomia. E’ sommelier AIS e Assaggiatore ONAV. Scrive per riviste e guide di settore e sul  blog di vino “Soavemente” (www.soavemente.net). Avendo esercitato la professione di insegnante ( elementare),  è convinta che anche il vino e il cibo, elementi della cultura e della storia materiale, siano occasione di relazione, apprendimento e formazione continua. Ama la sobrietà, Leopardi e J.S. Bach.

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