Goloso e Curioso
CAVALLI, DALLA TENUTA DEGLI DEI A MIAMI

CAVALLI, DALLA TENUTA DEGLI DEI A MIAMI

Tantissime novità all'azienda toscana Cavalli. Prima di tutto la vendemmia 2013- Iniziata leggermente in ritardo promette una grande annata. Seconda notizia: l’IGT Cavalli Tenuta Degli Dei 2010 è disponibile in tutti i mercati. Terza. Il nuovissimo cofanetto in legno esclusivo che celebra le texture delle tre recenti annate di IGT Tenuta Degli Dei, 2008, 2009 e en primeur 2010. Le confezioni regalo sono in edizione limitata e prodotti in 1000 unità per il prossimo Natale. Infine l’apertura del ‘Cavalli Restaurant & Lounge’ a Miami Beach, nell’area di SoBe, dove mio padre porterà il suo concetto di ‘entertainment & night-life’ sulla famosa Ocean Drive. Scrive un giornale della Florida: “…Il menù offre un’eccellente selezione di ricette tradizionali della cucina italiana con declinazioni toscane, che si intrecciano ad innovativi piatti ‘newstyle’. E' possibile inoltre degustare e apprezzare, tra gli altri, il vino rosso ‘Tenuta Degli  Dei’, prodotto nell’azienda toscana della famiglia Cavalli..”
 A 10 anni dalla prima vendemmia, Tommaso Cavalli cambia ritmo. I due rossi che rappresentano la gamma di Tenuta degli Dei cambiano e da oggi si spartiscono i cinque vitigni della tenuta in due blend ben distinti ai quali il produttore affida le sue idee sul vino. Al vino bandiera Cavalli Tenuta degli Dei, sono destinati i vitigni rigorosi per eccellenza il Cabernet Sauvignon, il Cabernet Franc e il Petit Verdot che si fanno ambasciatori di
una filosofia di produzione legata alla complessità; mentre Le Redini resta l’interprete seducente del Merlot e dell’Alicante.
“Volevo fare vini senza compromessi. Così con la vendemmia 2008, e complice un’annata strepitosa, ho deciso di dedicare al Merlot, così rotondo e vellutato, un’etichetta tutta sua: Le Redini. Contemporaneamente - in accordo con Carlo Ferrini - abbiamo voluto rafforzare l’identità di Cavalli Tenuta degli Dei liberando i toni austeri e le note più balsamiche e minerali del vigneto. Voglio ‘sentire’ la terra, lasciarla correre...”. A parlare è Tommaso Cavalli che dal 1989 gestisce Tenuta degli Dei e ne ha fatto una realtà produttiva di eccellenza sia per il vino che per i trotters da corsa. “Non è un caso, infatti, se qui le viti dividono lo spazio con i paddock.”
Ma le novità non sono solo nel bicchiere. Questo nuovo corso si annuncia già nelle etichette che evidenziano, con la consueta eleganza, il rapporto tra i due vini e anche le loro ragion d’essere. Raffinato, misterioso e meravigliosamente introverso il primo vino, più immediato e fresco il giovane Le Redini.
E per sottolineare ancora di più la ricercatezza dell’IGT principe, alle texture fantasiose della Maison Cavalli, Tommaso ha deciso di sostituire la severità del nero acceso solo dal calore dell’oro. Dall’annata 2008 infatti vedremo ai lati dell’etichetta degli studi graici – ogni anno diversi - estrapolati da appunti personali e inediti del padre, Roberto Cavalli. Insomma dall’antica cantina sotto la Pieve di San Leolino, dove questi vini prendono
forma, annata dopo annata escono vini di razza, sempre più consapevoli del proprio territorio e dei suoi valori, capaci di farsi riconoscere ancor prima che per il loro nome, per l’armonia e la profondità gustativa tipiche dei grandi toscani
Tenuta degli Dei è di proprietà della famiglia Cavalli da oltre 30 anni. Un’oasi protetta dal silenzio e dal verde della campagna. Roberto Cavalli l’ha acquistata negli anni ’70, ma chi la vive quotidianamente dal 1989
è il figlio Tommaso che in questi anni l’ha trasformata in una realtà produttiva di eccellenza concretizzando le sue grandi passioni: l’allevamento di trotter da competizione e, dal 2000, la produzione di vino. Un vino che, annata dopo annata, come un puledro di razza, acquista sempre più consapevolezza e si riconosce nei valori del suo territorio, nell’eleganza, nell’armonia e nella profondità gustativa di un grande toscano

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Morello Pecchioli
Cavalli, dalla tenuta degli dei a miami

Morello Pecchioli

Morello Pecchioli

Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista. Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006; Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it

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