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Il Lugana e
la Tav; la necessità di una soluzione alternativa.
Con rapiditÃ
sorprendente siamo arrivati al momento in cui la Tav inizia a chiedere
concretamente il proprio spazio, mentre molti di coloro che abitano questi
luoghi non sanno ancora cosa sta per accadere.
La posizione del
nostro consorzio rappresenta quanto deciso all'unanimità durante l'assemblea
del 20 febbraio 2014, è a favore della soluzione più sostenibile dal punto di
vista ambientale ed economico: l'utilizzo della linea storica esistente,
adeguatamente potenziata.
Da 23 anni il
Consorzio di Tutela del Lugana si occupa di Tav così come dovrà continuare a
fare perchè arrivi su questo territorio
in modo armonico ad esso.
Il nostro
consorzio di tutela sta lavorando perché il tema relativo all'impatto
ambientale ed economico della Tav sia il più possibile a conoscenza di tutti
gli attori del territorio.
Infatti
occuparsi di Lugana significa occuparsi della qualità dei luoghi dai quali
nasce.
La qualitÃ
dell'ambiente che ci circonda è il presupposto che sostiene tutto il sistema
economico, sia esso agricolo produttivo, sia esso turistico.
Due comparti
della nostra economia che qui si fondono per diventare un tutt'uno.
Sulla
comunicazione di questi mesi il nome Lugana e' comparso sempre più
frequentemente fino a diventare una presenza costante ogni volta in cui si
veniva a toccare il tema Tav.
Questo ha
sorpreso anche noi, facendoci rendere sempre più conto che ormai il Lugana non
è più solo un vino ma un modo per richiamare attenzione verso una zona in cui
non sono gli interessi di pochi privati a meritare attenzione ma la
compromissione di qualcosa di molto più grande.
Difendere
l'interesse del Lugana non significa difendere un interesse economico;
l'interesse del Lugana si difende proteggendo l'ambiente, e viceversa.
Più volte
abbiamo letto di questi oltre 200 ettari di produzione che verrebbero a
mancare.
Ma 200 ettari
non sono la dimensione del problema.
Il rapporto tra
Lugana e Tav è molto più profondo e vorremmo capire se a qualcuno oltre a noi
interessa che questa opera passi da questa strettoia tra le colline ed il lago
con gli occhi aperti per rendersi conto di cosa tocca, adeguando il suo
percorso - ed eventualmente la sua
velocità - perché possa attraversarla con intelligenza.
Nel modo
adeguato ad una infrastruttura di questa importanza collocata in una zona
delicatissima, la cui integrità ed equilibrio sono alla base del sostentamento
di decine di migliaia di persone coinvolte in settori che partono dalla
produzione ed arrivano alla ricettività .
Altra domanda
che vorremmo condividere è: dove saranno reperiti i fondi per la sua
costruzione ? L’Italia versa in una forte crisi economica da cui non si vedono
ancora sbocchi e non si hanno notizie di fondi europei. Un altro interrogativo
a cui non si sa dare risposta.
Vorremmo
richiamare la consapevolezza che un opera destinata a rimanere per sempre,
tanto da poter essere vista da coloro che vivranno almeno due, tre generazioni
dopo di questa, deve essere fatta utilizzando al massimo le possibilità della
evoluzione tecnologica per ridurre l'impatto ambientale ed ecologico al minimo.
Per diventare un
esempio di come vanno collocate le grandi opere all'interno delle situazioni
ambientali delicate.
Un esempio di
evoluzione tecnica e di capacita' di valutare il valore di ciò che non si può
riprodurre una volta perso.
Questa Tav
diventerà un immenso monumento, visto ed attraversato da milioni di turisti che
sono fonte di vita per questi luoghi.
Sarà un
monumento impressionante, che rappresenterà per generazioni il livello di
civiltà raggiunto dalla nostra società nel momento in cui è stato realizzato.
Cerchiamo di
fare sì che impressioni per lungimiranza e sensibilità e non diventi il ricordo
di un momento dominato da volontà lontane dai valori più importanti dell'uomo.
Vorremmo che
facesse pensare a chi visita il nostro lago che e' stata pensata in funzione di
cio' che rende unica questa zona, perché se non siamo noi a darle valore non
possiamo pensare che lo facciano gli altri.
Perché si
capisca che anche noi sappiamo di vivere in un ambiente più malato di quanto si
credesse.
Il nostro
consorzio non ha le competenze per ideare la soluzione, ha però la possibilitÃ
ed il dovere istituzionale di richiamare l'importanza di una alternativa.
Lo facciamo
diffondendo questo messaggio e sottoscrivendo una richiesta fatta con
Legambiente ed indirizzata a tutti i comuni perché contribuiscano ad una
ricerca tecnica volta a trovare alternative sostenibili sia dal punto di vista
ambientale che dal punto di vista economico.
Lo facciamo
invitando con urgenza tutti i sindaci dei comuni e le associazioni produttive e
turistiche ad un incontro che si svolgerà entro pochi giorni con l'obiettivo di
condividere un pensiero ed un intenzione comune.
Vorremmo che
fosse l'ambiente a condizionare l'uomo e non viceversa.
Non ci sono piu'
alibi per sbagliare.
Aiutiamoci a
fare si che questa Tav sia un esempio di armonia tra l'uomo e l'ambiente.
Luca Formentini
Presidente
Consorzio per la Tutela del Lugana
https://www.facebook.com/consorzioluganadoc?fref=ts
Novella
Donelli - ufficio stampa Jit
tel.
0456171550
http://justintimesrl.wordpress.com