Gabin, il nuovo bistrot di Padova all'ombra degli Scrovegni

Andrea Gabin, cognome che ricorda l'attore francese Jean ma origini in realtà frulanissime, è uno che ha le idee chiare. Dopo tanti anni passati a imparare l'arte della cucina - in ristoranti anche stellati - e a coglierne le tendenze contemporanee, ha dato corpo al suo sogno. Realizzare un bistrot all'italiana, con un format replicabile in molte città del Triveneto.

Il percorso è iniziato nella sua Pasian di Prato e poi è approdato a Udine. Dopo i due locali friulani ecco, a giugno, il balzo a Padova. Il Gabin, architetture e design accattivanti opera dell'architetto Cristina Pala, ha aperto i battenti in un angolo della città molto parigino: proprio all'ombra della Cappella degli Scrovegni, in piazza Eremitani. Andrea, che quest'anno ha confermato tutto il suo talento nell'interpretare le tendenze contemporanee aggiudicandosi il premio della Guida del Gambero Rosso "Street Food 2015" (premio toccato ad altri 19 ristoratori specialisti del cibo On the Road di tutta la penisola, ha dato un'impronta forte al suo locale. Tanto spazio, ora anche all'esterno (con tavolini e sedie scelti dalla Soprintendenza), tanta luce e arredi davvero accattivanti. I tavoli sono ricavati con assi di legno vecchie provenienti dalla Bulgaria.

 In tavola, ma anche nella sezione take away (che è quella che ha lanciato Gabin a Udine), le pizze tipo Cornicione preparate con farina integrale, le pizze alte sempre a base di farine speciali alla cui origine ci sono grani speciali del Mulino Grassi, i sandwich d'autore e i cosiddetti piatti unici. Denominatore comune: i prodotti di alta qualità che Andrea Gabin sceglie nel territorio. La mozzarella e la burrata sono di un produttore padovano, per esempio. Anche la birra artigianale è veneta: l'ampia gamma di Casa Vecia. Le pizze tipo Cornicione (portate in tavola già a spicchi)  hanno il pregio di essere leggere grazie alla lievitazione naturale con lievito madre e ad impasti molto idratati. Accanto alla classica Margherita (12 euro), c'è l'Intramontabile (18 euro) con stracciatella di burrata e crudo di Parma18 mesi. Nella "Cantabrico" a burrata e acciughe Gabin aggiunge uno zest di lime che forse non a tutti piace, ma che rappresenta la volontà di osare su combinazioni di gusto nuove (mai azzardate, tuttavia). Nei piatti unici tonno e piovra sono di pescheria, la tartare (18 euro) è magistrale, proposta con crema di burrata, misticanza e lamponi crispy. Tra i sandwich da non perdere il Gabin, nelle versioni pollo o tonno rosso (15 e 18 euro). Ricca la sezine dei burger (da 12 a 18 euro). In sala Alex sa illustrare con dovizia di particolare ogni preparazione. Insomma, un bistrot vero, per una ristorazione al passo con i tempi in un ambiente gradevole e stimolante. Con una vista superlativa. C'è da giurarci che piacerebbe anche a Giotto...