Goloso e Curioso
Bortolomiol

Bortolomiol "sostenibile", un bosco di 3 ettari per compensare le emissioni

L'idea è davvero originale, oltreché utile ed efficace sotto il profilo ecologico. L'azienda Bortolomiol di Valdobbiadene, una delle realtà "pioniere" del Prosecco (e tutt'oggi produttore ben segnalato dalle varie guide) ha "dedicato" un bosco di tre ettari alla compensazione delle emissioni in atmosfera provenienti dai cicli produttivi. I rilevamenti confermano che il progetto sta dando buoni risultati. L’attenzione e la cura per l’ambiente e il vigneto sono indicatori di una responsabilità sociale del territorio che Bortolomiol ha sempre avuto a cuore. Lo conferma anche il fatto che l'azienda è tra i principali sostenitori della candidatura delle Colline del Prosecco al Patrimonio Unesco. Candidatura a cui Bortolomiol ha dedicato anche una recente e apprezzata mostra fotografica. “Negli ultimi 10 anni - afferma Elvira Bortolomiol – abbiamo adottato comportamenti e strategie atte a preservare il territorio che abitiamo attraverso una condotta ecosostenibile: il benessere della vite e del vigneto è per noi un approccio importante e doveroso, tramandatoci da nostro padre, che fondò la cantina negli anni ’40, anche se la tradizione famigliare risale al 1760”. Nel 2008 è iniziata la conversione dei vigneti al biologico ed è stato istituito il progetto Green Mark, un protocollo interno nato nel 2011 che, attraverso una serie di indicazioni e tecniche a cui i conferitori scelgono di attenersi, mira al miglioramento della gestione dei vigneti e delle uve con il minimo impatto ambientale e un approccio sempre più ecosostenibile. Dal 2016 la cantina Bortolomiol si avvale della preziosa collaborazione del noto winemaker Roberto Cipresso, che guida il team di enologi verso un importante cambiamento di viticoltura sempre più sostenibile. “Oggi facciamo un passo in più attraverso la collaborazione con Indaco2 srl, società spin-off dell’Università di Siena, specializzata nel monitoraggio delle filiere produttive tramite indicatori di sostenibilità. – dichiara Elvira Bortolomiol - Con loro abbiamo studiato ed analizzato il ciclo di vita della Grande Cuvée del Fondatore Motus Vitae Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene DOCG Rive di San Pietro di Barbozza e di Ius Naturae Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene DOCG Biologico, considerando l’insieme degli impatti potenziali generati nei vari processi, dalla gestione del vigneto alla vinificazione in cantina e spumantizzazione, fino all’imbottigliamento e al trattamento di fine vita dei materiali di confezionamento.” Dal rilevamento di questi dati è emerso che la misurazione dell’emissione della Carbon Footprint, ovvero della quantità di gas serra emessi in atmosfera per la produzione delle due referenze, viene ampiamente compensata da un terreno boschivo di oltre tre ettari che la famiglia Bortolomiol possiede nei pressi del Monte Cesen, che protegge dai venti provenienti da nord le colline di Valdobbiadene. Il bosco diventa così parte integrante della valorizzazione ambientale: un elemento che non è più solo statico e immobile, ma che è vivo e contribuisce attivamente al progetto di sostenibilità. La valorizzazione ambientale rimane un asset fondamentale per Bortolomiol, un processo che ha avuto un inizio ma è ancora in corso d’opera, che viene alimentato ogni anno attraverso costanti investimenti di ricerca e tecnologia. “Un impegno – promette Elvira Bortolomiol – che ci assumiamo ogni giorno con l’obiettivo di lasciare un territorio più pulito – green - alle prossime generazioni.

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RENATO MALAMAN
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RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»