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Giovanni "John" Puiatti e la scommessa di eccellenza chiamata Villa Parens

Prima di parlare di Villa Parens, bisogna dire chi è Giovanni "John" Puiatti, il personaggio lo merita. Giovanni Puiatti è un grande innamorato del vino e della vita, grande (lo è anche di statura: rasenta i due metri di altezza...) ex giocatore di basket, imprenditore di talento e uomo dallo spirito libero, che dice sempre quello che pensa (e quello che ha nel cuore). Sconfinando talvolta nella goliardia. Uno che, per esempio, quando si trovò a voler esprimere la sua gioia per il Triplete dell'amata Inter trovò il coraggio di presentarsi a cena in un ristorante stellato indossando la maglietta di Sneijder. Nella scala dei suoi valori personali la compagnia degli amici è fra le priorità. Per godersela talvolta affronta anche lunghi rientri in macchina a notte fonda, fino al paesino del Collio goriziano dove risiede. Di questa sua capacità di tenuta ne sanno qualcosa i suoi amici della zona termale euganea, che lo hanno visto ripartire decine e decine di volte ben oltre la mezzanotte. Senza batter ciglio. Contento di aver condiviso dei bei momenti con loro. John, ribattezzato così per la sua familiarità con il mercato americano, ha una storia aziendale davvero singolare. Ceduta l'azienda di famiglia (creata da suo padre) ad Angelini, sì quello dei farmaci, si era ritagliato un ruolo di direttore generale nella stessa azienda. Solo che poi l'istinto (e l'affetto) hanno avuto il sopravvento e John ha dovuto tornare sui suoi passi. È nata così Villa Parens. Un'azienda più piccola dove John Puiatti può tornare a produrre vino secondo i suoi severi canoni: solo eccellenze. Villa Parens ha trovato sede nella vecchia casa di famiglia a Farra d'Isonzo, acquistata dal nonno nel 1944. Un bel posto, con tanti echi di memoria: quelli che lo ispirano di più, perché prima che un imprenditore di talento Puiatti è uno che ama la poesia della vita. Giovanni Puiatti riparte dunque dalle sue radici di vignaiolo di rango e fa della tradizione il suo vessillo. A Farra d’Isonzo è nata “Villa Parens” (Parens in latino significa 'genitori') una maison di 8 etichette, 4 bianchi, un rosso e 3 spumanti extra brut e millesimati. Una nuova sfida per l’enologo-point guard, figlio d’arte di Vittorio, l’innovatore che seppe imporsi già dagli anni Settanta a livello mondiale. «Posso semplicemente dire - ha rivelato - che non ho resistito alla passione per questo mestiere che per me è arte. Dopo tre anni e mezzo accanto al gruppo Angelini che ha acquisito il marchio “Puiatti”, la cantina di Romans e i 56 ettari di vigne, ho avuto voglia di avere di nuovo la palla in mano, per dirla in termini baskettari». Idee chiare sull'indirizzo. . I vini di Villa Parens. Quattro linee, quattro stili. La Maison (ovvero il vino della casa): il Prindis, una cuvée di ribolla gialla, Chardonnay, con un tocco aromatico di Sauvignon. I vini di Ruttars: la Ribolla gialla, vitigni autoctono, il Sauvignon, un classico, è il Pinot nero. La collezione, ovvero gli archetipi: lo Chardonnay, vitigno scoperto per primo in Italia da papà Vittorio. Poi i tre 'metodo classico': il Blancs de Blancs, extra brut di Chardonnay e Ribolla gialla, il Blancs de Noir, di puro Pinot nero e il Rosè de Noirs, dosage zero millesimato di puro Pinot Nero.


(nella foto Giovanni "John" Puiatti con la sorella Elisabetta e i vini di Villa Parens)

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RENATO MALAMAN
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RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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