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«Per realizzare buoni piatti è indispensabile utilizzare materie prime di qualità», dice Fiorenzo Innocenti, chef patron della Trattoria del Tone, a Curno, introducendo la presentazione del suo menù autunnale preparato, in anteprima, per il Club Buongustai Bergamo. Protagonista della serata il “mais Marano” , una varietà creata nel 1890 dall’agricoltore vicentino Antonio Fioretti, ottenuto dall’incrocio di due mais locali : il Pignoletto d’Oro e il Nostrano. Ci sono voluti ben vent’anni per produrre la nuova varietà di granoturco, ma l’impegno è stato premiato con l’attribuzione, nel 1940, del marchio statale e con la conservazione dei semi nella banca del germoplasma dell’Istituto di Genetica e Sperimentazione Agraria “Strampelli” di Lonigo (Vi). Subito e a lungo apprezzato per il gusto e il suo valore nutritivo, il “mais Marano”, soppiantato in tempi recenti da mais ibridi di maggior resa, è tornato alla ribalta ricercato da un sempre maggior numero di estimatori.
Nel
menù “ L’autunno del Tone” è stato valorizzato in due portate : “Lasagnetta con
funghi porcini e crema di mais Marano” e
“Anatra fondente al caramello d’arancia con polenta di mais Marano”. Due piatti
eccellenti come tutti quelli della cucina di Fiorenzo Innocenti: classe 1955,
formato alla scuola alberghiera di San Pellegrino Terme, dopo aver fatto
esperienza in cucine di alberghi in Valle Brembana, diviene lo chef patron
della trattoria del nonno Tone, a Curno. Nel 1993 la trasforma nell’attuale
locale di charme. Con l’aiuto dell’insostituibile moglie Marina inizia a
proporre una cucina legata al territorio e alla tradizione interpretata con
ricercatezza. Accanto al locale, ancora
oggi funziona il mulino di famiglia: Fiorenzo è figlio di un mugnaio e commenta
: «Per me parlare di farina è tornare alle origini».
Brillante esponente dell’Associazione Ristoranti Regionali – Cucina DOC (che ha sede a Vercurago, www.ristorantiregionali.it) ha cucinato le sue raffinate ricette in convegni enogastronomici, organizzati dall’associazione nelle più prestigiose località turistiche italiane. Il segreto del suo successo è la passione per il suo lavoro, che si esprime anche nella costante ricerca e selezione delle materie prime, come hanno riconosciuto i soci del Club Buongustai Bergamo, guidati a questa interessante serata dal presidente avvocato Ernesto Tucci. Gli altri piatti degustati sono stati la “Crema di zucca mantovana con totanetti e seppie all’emulsione di basilico” e “Semifreddo alla menta con crumble alla liquirizia e fondente al cioccolato”.
Nella foto, da sinistra, Ernesto Tucci, Marina e Fiorenzo Innocenti.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981