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FRANCIACORTA IN BIANCO (6-8 ottobre): IL RISPETTO PER IL FORMAGGIO

FRANCIACORTA IN BIANCO (6-8 ottobre): IL RISPETTO PER IL FORMAGGIO


Sergio Barzetti: “Stop ai taglieri anonimi, offriamolo come coccola a fine pasto”.

Paolo Massobrio: “E’ l’asso da giocarsi nella creazione di nuovi locali".

 

Il formaggio è una materia che va verso la perfezione, ma spesso i cuochi tendono a distruggerlo nelle loro preparazione. A dirlo niente meno che Sergio Barzetti, cuciniere della Prova del Cuoco e grande amante dell'oro bianco italiano, che per il formaggio ha una vera e propria passione. Lombardo di origine emiliana (il nonno era dei colli modenesi, zone di Parmigiano di montagna), Sergio Barzetti arriverà a Franciacorta in Bianco nella giornata di sabato 7 ottobre e, dalle ore 17, offrirà una sua interpretazione del risotto (è autore di un libro dedicato al tema, Il Risottario edito da Guido Tommasi) che per lui è la materia capace di unire in un amalgama tutto, non solo gli ingredienti, ma anche le emozioni.


 

Nell'incontro, che lo vedrà dialogare con il giornalista Paolo Massobrio, sarà messo a tema anche lo spinoso argomento del formaggio al ristorante: “Spesso viene rovinato in abbinamenti sbagliati nei taglieri. A volte non c'è progressione di stagionature, altre manca l'evoluzione delle consistenze.”.

La soluzione per valorizzarlo di più anche nei menù potrebbe essere quella di dargli una diversa collocazione: “Un vecchio detto contadino – spiega Barzetti – dice che la bocca non è soddisfatta finchè non sa di mucca, come a dire che un pezzetto di formaggio aggiunge qualcosa di prezioso al pasto”. Sarebbe ideale considerarlo come una coccola a fine pasto: “Bastano uno o due pezzetti, di qualità e ben spiegati, abbinati a un buon pane”. Il formaggio ha bisogno di essere raccontato e rispettato. Anche in cucina: “Spesso si tende a buttare tutto insieme nella pentola. Ma il casaro, che fa un prodotto che tende alla perfezione, sarebbe contento?”.



Non tutti i formaggi sono adatti per la cottura, sono una materia prima da rispettare. “Ad esempio in pizzeria sarebbe bello dargli la giusta attenzione. Quando sono a Roma, vado in una pizzeria dove mettono sulla pizza il pecorino con il ghiaccio, che dopo la cottura diventerà una crema, e ne aggiungono altro con il pepe in uscita. Questo è esaltare la materia prima”.


 

Paolo Massobrio, dal canto suo, è convinto che il formaggio è un asso di cuori: “Insieme al vino è il protagonista di nuovi locali, che vanno dai wine bar alle “ Ciberìe". Chi ha scommesso sul formaggio, seguendo la direzione del proporlo come un piatto unico, sta avendo grandi soddisfazioni. L’abbinamento col vino, poi, è l’esperienza migliore che si possa provare."

 

 

Il programma completo della tre giorni dedicata ai prodotti lattiero caseari, vini e tipicità locali è sul sito www.franciacortainbianco.it .

Ingresso 3 euro, ridotto 2. Ingresso libero per i minori di 12 anni.

Orari: apertura venerdì 6 ottobre dalla 20,00 alle 23,00 (preceduta alle 18,30 dal convegno a cura di Coldiretti "Giovani, latte e non solo!");

sabato 7 ottobre dalle 9,00 alle 23,00;

domenica 8 ottobre dalle 9,00 alle 20,00.



Franciacorta in Bianco è organizzata da Castegnato Servizi e Comune di Castegnato con il contributo e sostegno di Aso Group, Bettoni, Rondinelle Centro Commerciale, Electrometal e Ghial.

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Roberto Vitali
Franciacorta in bianco (6-8 ottobre): il rispetto per il formaggio

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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