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La prossima edizione degli Italian Cheese Awards si terrà in aprile a
Villa Braida di Mogliano Veneto. Sarà una “tre giorni” che coinciderà con la
quinta edizione di “Formaggio in Villa”, che porterà a Villa Braida oltre cento
produttori di formaggi da tutta Italia. E se invece – è stato pensato e detto
durante la presentazione del nuovo libro di Marcomini al Bù Cheese Bar – la
manifestazione venisse spostata per le piazze e vie del centro piacentiniano di
Bergamo? Lo stesso Marcomini ha detto che vuole per il futuro trasferire la
manifestazione in una città più importante rispetto a Mogliano Veneto. Il guru
del formaggio, giornalista di Tg5 Gusto a Mediaset, ha ricordato i suoi legami
con Bergamo e in particolare l’amicizia con Gino Veronelli. Altro, per il
momento, non si è aggiunto, ma i personaggi del mondo del formaggio presenti al
Bù (produttori, affinatori, esponenti di Slow Food, alcuni amministratori
pubblici) sembrano aver ascoltato con attenzione la relazione di Marcomini.
Il volume presentato ha
richiesto a Marcomini e ai suoi collaboratori un lavoro durato circa due anni.
Regione per regione, sono state visitate le migliori realtà casearie e i loro
prodotti più rappresentativi, valutati dal rigore di esperti degustatori, per
sapere sempre come acquistare il formaggio giusto nel luogo giusto. Dopo le
pagine introduttive (nazioni di base dell’arte casearia, i tipi di formaggio),
ecco, divise per regione, le schede di 379 formaggi di 199 produttori italiani.
Nella sezione lombarda figurano sei produttori bergamaschi: Latteria sociale
casearia di Branzi, Caseificio Quattro Portoni di Cologno al Serio, Taddei di
Fornovo San Giovanni, Arrigoni Battista di
Pagazzano, Giovanni Invernizzi di Pontirolo Nuovo, Pierluigi Dolci di
Sant’Omobono Terme.
Aperto nell’ottobre scorso, il
Bù Cheese Bar, è una iniziativa di Francesco Maroni e Luca Guerini riuniti
nella Finlatt srl. Direttore del locale è Iacopo Bravi. Per l’inaugurazione si
aspetta che sia pronto anche lo spazio esterno lungo la via Monte San Michele,
a lato del vecchio tribunale. Il locale è aperto tutti i giorni dalle 7,30 sino
a dopo la mezzanotte. Sono 45 i formaggi italiani che possono essere assaggiati
qui, mentre sono in vendita anche tante altre specialità alimentari,
bergamasche e non. Il menù è sempre più vario, con i tradizionali taglieri ma
anche con piatti caldi nei quali la componente formaggio è sempre esaltata. «Un
locale così ben arredato e con queste proposte – ha commentato Marcomini –
sarebbe degno di una grande città come Londra o New York».
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981