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La Festa della
Vendemmia Bottega, edizione 2015, vedrà il suo clou in una “lezione concerto”
di musica lirica tenuta da Chiara Isotton, giovane ed emergente soprano
bellunese, che ha recentemente cantato alla Scala di Milano e si è esibita con
successo in Asia. L’artista, accompagnata al pianoforte dal Maestro Federico
Brunello, alternerà un repertorio classico, tratto da Verdi, Puccini e
Mascagni, a una ristretta selezione di pezzi di musica da camera. Il concerto
didattico si terrà alle 19 a Villa Rosina di Bibano di Godega (Tv) e avrà come
quinta d’eccezione la casa colonica del XVIII secolo, sede dell’azienda
Bottega, e la distilleria con gli alambicchi in rame in evidenza.
Negli stessi spazi
aziendali Bottega ospiterà una breve conferenza stampa del Comune di Godega
Sant’Urbano per annunciare un importante traguardo raggiunto, ovvero
l’ammissione dello stesso comune nell’associazione Città del Vino. Il sindaco
Alessandro Bonet, che sarà presente insieme ai titolari delle imprese vitivinicole
godeghesi, darà ufficialmente la notizia alla stampa, illustrando le
opportunità turistiche, commerciali e di immagine per l’intero territorio.
Nel tardo pomeriggio
i figuranti della Compagnia de Calza di Venezia, che indosseranno gli storici
costumi veneziani del ‘700, raccoglieranno i grappoli d’uva. Questa
affascinante e goliardica vendemmia si concluderà con la pigiatura nei
tradizionali tini di legno. In questo caso le protagoniste saranno alcune
ragazze, anch’esse abbigliate con costumi a tema, che pigeranno a piedi nudi le
uve raccolte.
Questa tradizione,
particolarmente diffusa nelle campagne venete fino al secondo dopoguerra, si
traduceva in una festa contadina nel corso della quale nascevano amicizie,
amori, passioni. L’assaggio del primo mosto derivante dalla spremitura era
riservato al mezzadro che, nel corso dell’intera annata agricola, si occupava
della coltivazione dei campi e gestiva l’andamento della casa colonica.
La serata si concluderà
con una cena all’aperto, nel corso della quale i compari de Calza rievocheranno
le suggestioni della Serenissima Repubblica di Venezia con poesie inneggianti
al vino e con citazioni erudite.
Roberto Vitali
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981