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Promuovere una gestione sostenibile del suolo in viticultura, attraverso lo sviluppo, la sperimentazione e scale-up di una tecnologia per la concimazione organica del vigneto: questo è il principale obiettivo di Life Vitisom, progetto – a cui Casa Paladin ha aderito come partner con tutte le sue aziende (Bosco del Merlo in Veneto, Castello Bonomi in Lombardia, Premiata Fattoria di Castelvecchi in Toscana).
Il progetto è curato dal dipartimento di Scienze Agrarie e Ambientali dell’Università degli Studi di Milano in collaborazione con il Consorzio Italbiotec, l’Università degli Studi di Padova e Sata Studio Agronomico. “L’utilizzo di questa tecnologia assolutamente innovativa – spiega Lucia Paladin, appassionata produttrice insieme ai fratelli Carlo e Roberto – consente di migliorare la qualità dei suoli dei vigneti in termini sia di struttura del terreno che di contenuto di materi a organica e di biodiversità, con evidenti ritorni positivi anche sulla qualità delle viti e delle uve”. La promozione dell’uso razionale di concimi organici consente infatti di conservare e restaurare la sostanza organica nei suoli vitati, in linea con quanto riportato nel protocollo UE per la coltivazione integrata e bio.
Anche questo è fare “Viticoltura Ragionata”: significa interpretare il vigneto come un ecosistema in equilibrio ed agire al suo interno avendo sempre come obiettivo quello di preservarne la caratteristiche con azioni minime, puntuali e specifiche.
Per ulteriori approfondimenti: www.lifevitisom.com, con possibilità di iscrizione alla newsletter (box disponibile in home page in basso a destra).
www.casapaladin.it
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981