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E’ in crescendo la qualità dei vini lombardi e quelli
bergamaschi tengono il passo. Questo in sintesi il leit motiv della
presentazione, lunedì a Milano, del ponderoso volume della Guida Viniplus 2018,
con i più autorevoli consigli sulle eccellenze vinicole lombarde, secondo il
giudizio dei sommelier dell’Ais Lombardia.
Lo stesso presidente della Regione, Roberto Maroni, con l’assessore
all’Agricoltura Gianni Fava, hanno con piacere preso atto che “in 15 anni i vini lombardi hanno raddoppiato
i volumi esportati, grazie alla crescita costante della qualità”
La fotografia che emerge dalla Guida (un complesso lavoro di assaggi svolto da 108 degustatori professionisti) è quella di un comparto vitivinicolo lombardo in grande salute un po' in tutti i territori che lo compongono. A testimonianza di questo, l'assegnazione di 50 Rose d'Oro (legate alla valorizzazione del vitigno e del territorio, oltre che alla qualità del vino) e 144 Quattro Rose Camune (legate principalmente alla qualità del vino).
Ricordiamo i vini bergamaschi premiati
con i migliori giudizi. Le Rose d’Oro 2017 sono quattro nella nostra provincia,
tutti vini passiti: Exentia 2011 Vino bianco passito di Biava; Goccio di Sole
2014 della Caminella; Moscato di Scanzo Serafino 2013 de Il Cipresso; Valcalepio
Moscato Passito di Gandosso 2006 di Tallarini.
Le 4 Rose Camune sono state
assegnate a 5 vini orobici: Bergamasca Moscato Giallo Laurenzio 2013 di Angelo
Pecis; Metodo classico Brut Rosé Cretarium di La Rocchetta-Podere Castel Merlo;
Rosso della Bergamasca Donna Marta Rosso 2012 Le Mojole; Il Passito di Giulia
2015 di Eligio Magri; Valcalepio Rosso 2015 Medolago Albani.
Le cantine bergamasche
segnalate nella Guida sono in totale 24. Oltre a quelle citate che hanno
meritato le votazioni più alte, sono recensiti e giudicati i vini di altre 15
cantine, alcune delle quali piccole ed emergenti: Cà del Manèt, Cà Verde,
Cantina Val San Martino, Casa Virginia, Cascina del Bosco, Cavalli Faletti,
Cerri, De Toma, La Rodola, Locatelli Caffi, Magri Sereno, Sant’Egidio, Tenuta
Castello di Grumello, Tosca, Valba.
Per arrivare a questa pubblicazione, l’Ais Lombardia ha organizzato la degustazione di oltre 900 campioni e ha recensito 235 cantine. I risultati si trovano in un volume di 560 pagine, illustrato con tutte le etichette dei vini consigliati. «Il settore vitivinicolo in Lombardia, Bergamasca compresa – afferma Roberta Agnelli, delegata Ais per Bergamo - ha tutte le potenzialità per conquistare nuovi mercati. Tocca ai ristoratori e ai sommelier valorizzare e consigliare una produzione che si distingue per una qualità sempre migliore». Il presidente Maroni ha ricordato che l’incidenza delle Doc e Docg lombarde è pari al 60% della produzione totale di vino regionale, percentuale doppia rispetto a quella nazionale. La Guida sarà omaggiata a più di 800 enoteche e ristoranti della Lombardia: un invito a bere lombardo.
Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990) poi trasformato in “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981