Goloso e Curioso
IL NATALE DEI SOMMELIER BERGAMASCHI A CUCINA CEREDA DI PONTE SAN PIETRO

IL NATALE DEI SOMMELIER BERGAMASCHI A CUCINA CEREDA DI PONTE SAN PIETRO


 

C’è grande interesse intorno alla cultura del vino. Dopo il successo di partecipanti ai due corsi di primo livello conclusi nei giorni scorsi, ecco che la delegazione bergamasca dell’Ais-Associazione Italiana Sommelier organizza subito un corso di secondo livello. Lo ha annunciato la delegata provinciale Ais, Roberta Agnelli, nel corso della cena degli auguri che si è svolta al ristorante “Cucina Cereda” di Ponte San Pietro, nei pressi di Bergamo.


Il corso avrà inizio lunedì 11 gennaio e si svolgerà nella sala convegni dell’hotel “Settecento” di Presezzo (Bg).  Le lezioni saranno 15, con cadenza bisettimanale, sempre in orario serale (ore 20,45-23) e avranno termine lunedì 29 febbraio. Per informazioni  ulteriori si può consultare il sito di Ais Lombardia. Per iscrizioni rivolgersi alla delegata Roberta Agnelli, 348.1270265 – 347.7321538 – roberta.agnelli@aislombardia.it.


La cena degli auguri a “Cucina Cereda”  ha permesso a molti partecipanti di scoprire, nel centro storico di Ponte San Pietro, uno chef e un ristorante che meritano di essere conosciuti e apprezzati. Giuseppe Cereda, umile ma esperto, ancora giovane ma con alle spalle un percorso formativo di tutto rispetto, è dotato di talento e tenacia. Diplomato nel 1989 all’istituto alberghiero di San Pellegrino Terme, ha conseguito successivamente anche il diploma di sommelier professionista Ais. Ha collaborato e svolto servizio in alcuni dei più importanti ristoranti d’Italia, tra i quali La Cantalupa della famiglia “Cerea-Da Vittorio” a Brusaporto e La Lucanda di Luca Brasi a Osio Sotto, dove si è guadagnato il ruolo di sous chef. Da maggio 2010 è chef di cucina e titolare del ristorante Cucina Cereda. Già il fatto di dare al locale il proprio cognome e la propria visione della cucina è atto di coraggio e di fiducia nei propri mezzi.

Giuseppe Cereda è membro di Chic, Charming Italian Chef, associazione che dal 2009 aggrega professionisti della ristorazione il cui comune denominatore è espresso dall’altissimo livello di cucina che propongono; una cucina italiana interpretata con grande creatività e nel rispetto delle materie prime. “La cucina di Giuseppe Cereda è moderna, leggera, tecnicamente ben eseguita, nel rispetto della materia prima”, si legge sulla Guida de L’Espresso.


Il valore di questa cucina è subito balzato agli occhi (la presentazione del piatto è sempre una piccola opera d’arte) e al palato dei partecipanti alla cena dell’Ais. Delicatissimi e da leccarsi i baffi i due antipasti: salmone marinato in casa con zenzero e the verde; cipolla caramellata con fonduta al taleggio e  tartufo nero di Bracca. E’ seguito un perfetto risotto zucca e liquirizia, quindi un gustoso e delicatissimo manzo all’extravergine di oliva e patate schiacciate. Per finire un invitante mascarpone al caffè che ha  lasciato la voglia di fare il bis. Inutile dire che si è bevuto bene e alla cena dell’Ais non poteva essere diversamente, anche perché la cantina del “Cucina Cereda”, oltre che interessante dal punto di vista storico-architettonico, è ben fornita. Il ristorante Cucina Cereda si trova all’interno di una corte cinquecentesca che nel corso dei secoli ha mantenuto immutata la sua straordinaria bellezza. Il locale dispone anche di un dehors estivo perfetto per pranzi e cene durante le stagioni più calde. L’atmosfera generale è informale ed elegante al tempo stesso. Tradizione e modernità, presentazione elegante dei piatti, senza dimenticare il sapore genuino delle materie prime anche del territorio. Il servizio di sala è ben diretto da Alessio Monachello. Un locale da consigliare.


Cucina Cereda - Via Piazzini, 33 - Ponte San Pietro (BG), tel. 035 4371900. info@cucinacereda.com - Chiuso il sabato a pranzo e il lunedì

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Roberto Vitali
Il natale dei sommelier bergamaschi a cucina cereda di ponte san pietro

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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