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Festival del Prosciutto di Parma, Antonino Cannavacciuolo testimonial d'eccezione per l'edizione 2015

Festival del Prosciutto di Parma, Antonino Cannavacciuolo testimonial d'eccezione per l'edizione 2015

Partenza con il botto per il Festival del Prosciutto di Parma 2015 grazie alla presenza dello chef pluristellato Antonino Cannavacciuolo che inaugurerà la XVIII edizione venerdì 4 settembre a Langhirano che per l’occasione trasformerà in una grande piazza di sapori: ai tradizionali interventi delle istituzioni seguirà infatti il suo spettacolare show cooking in Piazza Ferrari appositamente allestita con un maxi schermo in grado di riprendere la sua maestria ai fornelli.

Torna quindi il Festival dal 5 al 20 settembre 2015 che coinvolgerà Parma e la sua provincia. Anche quest’anno 15 giorni interamente dedicati al Prosciutto di Parma. Tante conferme, ma anche molte novità interessanti e gustose per la XVIII edizione della manifestazione. Una grande festa fatta di buon cibo, musica e cultura per celebrare e degustare il Re dei Prosciutti nelle sue mille sfaccettature e per apprezzare le bellezze naturalistiche e culturali del territorio in cui nasce e a cui è strettamente legato.

Parma e tutti i Comuni della provincia metteranno a disposizione dei visitatori un programma variegato di iniziative che spazierà dalle degustazioni agli eventi culturali, dagli spettacoli musicali alle escursioni naturalistiche e molto altro!

Grande protagonista di sempre è il Prosciutto di Parma grazie a una serie di iniziative che valorizzeranno ancora di più le sue preziose caratteristiche da sempre apprezzate e riconosciute in tutto il mondo.

Appuntamento principe della manifestazione è da sempre Finestre Aperte: tutti gli appassionati potranno visitare i prosciuttifici aperti per l’occasione e assistere al ciclo di lavorazione del Prosciutto di Parma. Confermato anche per la XVIII edizione il gradito servizio navette gratuito che accompagnerà i visitatori nella zona di produzione.

Quest’anno ampio spazio sarà riservato ai produttori del Prosciutto di Parma. Nel primo fine settimana a Langhirano nascerà la Cittadella del Prosciutto di Parma: tutta Via del Popolo si popolerà di decine e decine di gazebo dove le aziende potranno raccontare e promuovere il proprio prodotto. Un’area più grande sarà invece dedicata a incontri tra produttori e visitatori, degustazioni guidate, verticali, abbinamenti con altri prodotti di eccellenza e altri eventi.

Ma non finisce qui. Il Festival del Prosciutto di Parma quest’anno ospiterà anche alcuni “colleghi”: sempre nel primo fine settimana Langhirano accoglierà infatti altri Prosciutti DOP italiani e esteri protagonisti di alcune iniziative e dimostrazioni legate alla promozione e alla degustazione.

Molte altre le occasioni per poter degustare il Prosciutto di Parma nelle tante prosciutterie presenti nelle piazze dei comuni aderenti all’iniziativa.

Quest’anno inoltre il Festival si arricchisce del progetto I Ham Parma ideato dal Consorzio del Prosciutto di Parma che coinvolgerà i locali e ristoranti di Parma e provincia proprio nei giorni della manifestazione che proporranno il Prosciutto di Parma in versioni inedite. Tutte le ricette saranno protagoniste di un gustoso concorso disponibile sul sito www.ihamparma.com che coinvolgerà direttamente i consumatori.

Anche il Museo del Prosciutto e dei Salumi di Parma vi aspetta nell’antico Foro Boario di Langhirano. Dopo la visita sarà possibile degustare diverse stagionature del Prosciutto di Parma.

Come di consueto, ci sarà anche il Bistrò del Prosciutto di Parma realizzato con il patrocinio e la co-organizzazione del Comune di Parma, sotto i Portici del Grano, a Parma. Qui tutti i giorni sarà possibile degustare il Prosciutto di Parma godendo delle bellezze del centro da una posizione privilegiata e suggestiva. Tante le iniziative in programma dal 5 al 13 settembre che vedranno il Prosciutto di Parma assoluto protagonista.

Anche l’associazione Cheftochef emiliaromagnacuochi domenica 6 settembre farà tappa al Festival del Prosciutto di Parma nell’ambito del progetto “L’Emilia-Romagna in viaggio verso Expo”, un viaggio appunto che attraversa l’Emilia-Romagna fino alla città di Milano per le sue vie di terra e acqua, dedicato ai prodotti agroalimentari di qualità, all’educazione alimentare, all’informazione, alla conoscenza della biodiversità e della qualità sostenibile e all’innovazione. Domenica 6 settembre Parma ospiterà in Piazza Garibaldi i cuochi dell’Associazione impegnati nel progetto che racconteranno attraverso uno show cooking e le loro ricette i prodotti di eccellenza, i territori e la tradizione dell’Emilia Romagna.

Nelle suggestive cantine della Rocca di Sala Baganza gli estimatori del buon vino avranno la possibilità di visitare la Cantina dei Musei del Cibo, un percorso espositivo e sensoriale inserito nel più ampio circuito dei Musei del Cibo (www.museidelcibo.it) interamente dedicato al vino di Parma, alla sua storia e alla sua cultura.

Il Festival è poi anche tanta musica, iniziative a contatto con la natura, arte e cultura. Tra gli eventi musicali sabato 12 settembre si esibiranno a Langhirano i The Kolors, la band vincitrice del programma Amici. Ma molti altri artisti popoleranno le serate del Festival del Prosciutto di Parma.

Per gli amanti dell’arte, sarà possibile visitare la Fondazione Magnani Rocca che ospita la prestigiosa collezione di Luigi Magnani; la Pieve romanica di San Biagio a Talignano, la Pieve di Collecchio, di San Pietro e la Pieve Romanica di Moragnano sulla Via Francigena; il meraviglioso circuito di musei di Neviano e la Rocca S. Vitale di Sala Baganza. E poi i Castelli: il Castello Pallavicino di Varano de’ Melegari, esempio dell’architettura militare quattrocentesca; il Castello di Torrechiara e il Castello di Montechiarugolo.

http://www.festivaldelprosciuttodiparma.com/

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Simonetta
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Giornalista free lance, la comunicazione è il mio pane. Insieme ad essa la passione e la curiosità per il cibo ed il vino che non nascono per caso, soprattutto se si nasce in una famiglia dove la condivisione e la cucina sono  gesto d’amore e accoglienza. Forse non è necessario cercare una ragione o un motivo, ma se dovessi dare una risposta al perché di questa passione direi che sta nel non essere mai uguali, nel rappresentare un territorio, la sua storia, le sue risorse. Da qui la curiosità e la ricerca di ciò che è buono e tipico in ogni parte del mondo, in ogni luogo dove le genti del luogo e quelle arrivate lì per restare - o ancora di passaggio per raggiungere nuove vite – hanno lavorato le ricchezze della terra per trasformarle in una cucina con una sua propria identità. Quanto al vino, la sua capacità di raccontare tante storie:  i profumi ed i sentori che porta con sé ad ogni sorso e ad ogni bottiglia, il territorio che esprime, le  persone che lo producono .  Federico Fellini diceva che il vino “è nuovo ad ogni sorso e, come avviene con i film, nasce e rinasce in ogni assaggiatore”:  il che è profondamente  vero e questa verità riesce a stupirmi ogni volta che entro in contatto con questo mondo.

simonetta.tocchetti@libero.it

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