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Natale
in tempo di crisi: l’Italia “tirerà la cinghia” per i consumi alimentari natalizi?
Forse no, visto che la spesa dedicata ai piatti della tradizione si manterrà
inalterata rispetto al 2011 secondo uno studio della CIA Confederazione
Italiana Agricoltori. La previsione della Confederazione premia
l’enogastronomia legata al territorio e boccia cibi esotici e molto costosi. No
a caviale, champagne, salmone e ostriche, a tutto vantaggio di zampone,
lenticchie, spumante e torrone, rigorosamente italiani. Se le spese per regali
(- 9%) e viaggi (- 4%) subiscono una flessione, l’Italia delle stangate non
abbandona la buona tavola e in tempi di crisi decide di premiare la qualità e
le eccellenze nazionali. Come il torrone prodotto e confezionato da piccole
aziende artigianali a gestione familiare, molto diffuse in tutto lo stivale. In
generale, secondo il Rapporto Aub 2012 stilato da Bocconi, AIdAF, UniCredit e
CCIAA di Milano, le aziende familiari hanno inoltre reagito alla crisi
economica meglio delle altre. Ed è il caso di realtà come il Torronificio
Geraci (www.geraci1870.it) che dal 1870 produce a Caltanissetta torroni e
specialità della pasticceria isolana, utilizzando metodi antichi ed ingredienti
scelti tra la migliore produzione agricola locale. “Nonostante la crisi -
dichiara la responsabile comunicazione del Torronificio Marcella Geraci - non
c’è stata una netta flessione delle vendite e degli ordini dei pacchi regalo.
Il torrone è un prodotto simbolo di buon augurio; in questi ultimi anni chi
come noi produce prodotti artigianali rispettando i canoni della tradizione si
trova a dover soddisfare una domanda maggiore dell’offerta”. E l’azienda
siciliana è da tempo sulla cresta dell’onda. Nel giugno
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).