Goloso e Curioso
IL ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE 2015 DELLA TENUTA COLOMBARDA VINCE LA MEDAGLIA D’ORO AL “VINALIES D'OR 2017” DI PARIGI

IL ROMAGNA SANGIOVESE SUPERIORE 2015 DELLA TENUTA COLOMBARDA VINCE LA MEDAGLIA D’ORO AL “VINALIES D'OR 2017” DI PARIGI

Il Romagna Sangiovese superiore 2015 della Tenuta Colombarda conquista la Medaglia d'oro al 23° Concorso enologico internazionale "Vinalies d'Or 2017"di Parigi. Ancora una volta l'azienda di San Vittore di Cesena (FC), dopo aver conquistato la medaglia d’argento al “Rosé du monde 2016” con il vino Igt Rubicone Rosato “Rosalaura” 2015, è riuscita nuovamente a portare ai massimi livelli l'enologia romagnola in terra di Francia. Quest'anno, infatti, il vino Romagna Sangiovese superiore 2015, ottenuto in purezza e vinificato in acciaio, ha sbaragliato la concorrenza grazie alla sua spiccata freschezza e alla misurata tannicità. Il Romagna Sangiovese superiore 2015 nasce da una vigna a 155 metri di altitudine e dopo un affinamento in acciaio è pronto per rappresentare al meglio l'interpretazione autentica di questo vitigno. Profumi di viole, amarene, ciliegie e rose si chiudono su un particolare finale di foglie di tè verde. Piacevole è la freschezza al palato, giusta l'alcolicità (13%) e la calibrata sensazione tannica permette abbinamenti tradizionali con piatti di carne, salumi, uova, paste e formaggi di media stagionatura. Un risultato, quello ottenuto dal Romagna Sangiovese superiore 2015, che arriva grazie a un investimento costante di Tenuta Colombarda e alla competenza dell’enologo italo-francese Giuseppe Meglioli sullo studio, l'innovazione delle tecniche di vinificazione e il rispetto organolettico dei prodotti immessi nel mercato. Da anni Tenuta Colombarda sposa, in tutta la sua filiera, una filosofia attenta e ragionata per il rispetto dell’ambiente e dell’uomo. Un autentico approccio green che parte dal vigneto e che si conclude in cantina. Ad esempio pratica un’agricoltura di precisione: grazie a una centralina meteorologica che fornisce indicazioni precise su possibili infezioni crittogamiche e batteriche, riduce le quantità di fitofarmaci e ottimizza il loro utilizzo secondo i principi della Difesa Integrata Avanzata (Misura 214 azione 1 Reg. CE n. 1698/05). Inoltre, grazie alla decisione di lavorare solo vitigni autoctoni in purezza e in acciaio si permette di ritrovare nei vini prodotti l'autentica e identitaria valorizzazione del territorio e del vitigno.


Claudio Zeni





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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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