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BORMIO CELEBRA I 100 ANNI DEL GIRO D’ITALIA CON LA SALITA-MITO DEL CICLISMO IL PASSO DELLO STELVIO

BORMIO CELEBRA I 100 ANNI DEL GIRO D’ITALIA CON LA SALITA-MITO DEL CICLISMO IL PASSO DELLO STELVIO

Bormio e il ciclismo, o meglio, l’epopea del ciclismo: un binomio inscindibile che emoziona gli appassionati delle due ruote fin da quando, nell’edizione del 1953 del Giro d’Italia, il Campionissimo Fausto Coppi firmò una delle sue mitiche imprese sportive sulla salita del Passo dello Stelvio, in quell’anno inserita per la prima volta nel percorso della grande corsa a tappe italiana. Impresa che gli consentì di vincere per la quinta e ultima volta la Corsa rosa, staccando il fortissimo svizzero Ugo Koblet e “strappandogli” la maglia del primato proprio sui ripidi tornanti del Passo, tagliando poi trionfalmente il traguardo di Bormio. Non è quindi un caso che quest’anno la tappa clou dell’edizione centenaria del Giro d’Italia, probabilmente cruciale per la conquista della classifica generale, si concluda a Bormio, dopo aver toccato i 2.758 metri del Passo dello Stelvio, valico stradale più elevato d’Italia. Dal 1965, in memoria di Fausto Coppi, venne istituito il titolo di “Cima Coppi” per identificare il passo di maggior altitudine raggiunta dai corridori in ogni edizione del Giro d’Italia. E tuttora il valico sopra Bormio lo identifica per antonomasia: è infatti il luogo più alto che mai sia stato toccato dalla Corsa rosa in cento anni. L’appuntamento è quindi fissato per martedì 23 maggio 2017, con la salita dal versante bormino lungo la “regina delle strade alpine”: 21 chilometri di ascesa che si sviluppa lungo 40 leggendari tornanti, dall’andamento quasi ritmico, per un dislivello di ben 1.533 metri. Una salita nella “lista dei desideri” di schiere di agguerriti cicloturisti e bikers di tutto il mondo che, nella bella stagione, si mettono alla prova sulle strade del mito. Proprio per questi appassionati delle due ruote, il giorno precedente, lunedì 22 maggio, è in programma un’allettante anteprima, con la possibilità di scalare i versanti dello Stelvio in compagnia di un grande campione, Ivan Basso, vincitore del Giro d’Italia nel 2006 e nel 2010.

 

Claudio Zeni

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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