Goloso e Curioso
DALLA TERRA AL CANEDERLO PER SCOPRIRE L’AUTENTICITÀ DELLA VALLE ISARCO

DALLA TERRA AL CANEDERLO PER SCOPRIRE L’AUTENTICITÀ DELLA VALLE ISARCO

Una tavolata di 400 metri nel cuore della cittadina storica di Vipiteno, con la possibilità di scegliere fra 70 tipi di canederli diversi, i famosi Knödel simbolo dell’Alto Adige, come i canederli tradizionali allo speck, i canederli di magro, poi quelli al fegato, al pane nero, agli spinaci, alle rape rosse e così via, fino ai canederli dolci in numerose varianti. Con un contorno di pregevoli esibizioni di artisti e gruppi musicali di musica popolare o classica. E’ davvero una festa da Guinness la Sagra dei Canederli che si tiene domenica 11 settembre 2016 lungo le vie di Città Nuova e Città Vecchia e in Piazza Città, a Vipiteno, ‘capitale’ dell’Alta Valle Isarco, a cura dell‘Associazione Turistica locale e dei ristoratori aderenti. Ma la Sagra dei Canederli è solo un emblema, un esempio, dei tanti spunti e eventi a carattere agricolo ed enogastronomico della Valle Isarco, da sempre in Alto Adige sinonimo di accoglienza, di ospitalità e di ristorazione di qualità, grazie anche alla sua posizione geografica all’incrocio di culture e ambienti diversi. Ovviamente, a monte, c’è un’agricoltura specializzata che fornisce prodotti genuini come latte, formaggi, carni, vino, distillati, miele, frutta, ortaggi, castagne, erbe aromatiche e officinali. In Valle Isarco infatti ci sono molti agricoltori attivi che nei masi sparsi alle varie altitudini, da quelli vinicoli intorno ai 500 metri, a quelli di montagna a 1500 metri e oltre, producono materie prime di qualità a basso impatto ambientale. Senza dimenticare i malgari e gestori di rifugi, spesso pure contadini, che dal canto loro sono protagonisti da quest’anno del nuovissimo progetto â€˜Baite Top’: un circuito di ormai 37 malghe e rifugi ‘certificati’ in base a requisiti particolari di tipicità, autenticità e qualità della cucina e dell’accoglienza in montagna e dell’anima genuinamente altoatesina, secondo 61 precisi criteri. Dove TOP sta per "Tested-Outstanding-Place" (testato- eccezionale– luogo). Ma al di là dei golosi eventi clou, è in questa stagione che si può andare alla scoperta dei valori autentici della Valle Isarco grazie a una serie di itinerari tematici ed escursioni guidate nell’ambito dell’iniziativa â€˜Il Percorso dei Sapori’, iniziato a luglio per proseguire fino al 30 novembre 2016 (a cura delle Associazioni Turistiche che fanno parte di Valle Isarco Marketing). Ne sono protagonisti appunto gli agricoltori dei masi in Valle Isarco, ambasciatori di una vera e propria cultura dell’alimentazione e dell’ambiente, come dimostra anche il recupero di antiche razze di bestiame o di varietà di prodotti (la prugna di Barbiano Barbianer Zwetcke, le castagne della zona di Bressanone, Velturno e Chiusa dette Keschtn, la Vilnoesser Brillenschaft o Pecora degli occhiali della Val di Funes, la razza bovina Grigia delle Odle o Graues Geisler-Rind sempre in Val di Funes). Il Percorso dei Sapori consiste in un programma settimanale da lunedì a venerdì (con un’eccezione il sabato dedicata al miele), con passeggiate a tema anche solo di qualche ora, a prezzi particolarmente accessibili: da 5 euro a persona o a volte gratuite; fino ai percorsi un po’ più articolati con degustazioni e dimostrazioni, alcuni davvero originali e inediti. Quelle del Percorso dei sapori sono 25 tipi di esperienze (per un totale di circa 130 appuntamenti) che offrono l’opportunità di osservare e condividere il ‘dietro le quinte’ delle produzioni locali quali le erbe, il formaggio, le mele, le prugne, le castagne, il vino, il miele, la cucina contadina, di toccare con mano come nascono quei prodotti che daranno vita ai migliori piatti tipici della cucina contadina, e ovviamente di degustare tutte le specialità tradizionali.

Foto AT Vipiteno_Klaus Peterlin

 

Claudio Zeni

 

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Dalla terra al canederlo per scoprire l’autenticitÀ della valle isarco

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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