Goloso e Curioso
DI PADRE IN FIGLIO GLI HOTEL A GESTIONE FAMILIARE A MERANO E DINTORNI

DI PADRE IN FIGLIO GLI HOTEL A GESTIONE FAMILIARE A MERANO E DINTORNI

L’Alto Adige, è risaputo, è una regione che, pur guardando sempre al futuro, è particolarmente attenta a rispettare le proprie tradizioni e le usanze tipiche della zona. Nella città di Merano e nei suoi dintorni, per esempio, c’è una bella consuetudine legata al mondo alberghiero e che riguarda gli hotel a gestione familiare, oggi portati avanti con slancio e orgoglio dalle nuove generazioni. Luoghi dove il passato e il futuro convivono e vanno a braccetto giorno dopo giorno per non perdere il legame con la tradizione ma cercando comunque soluzioni all’avanguardia e sempre innovative e dinamiche. Esattamente il modo in cui si stanno muovendo le nuove generazioni, giovani imprenditori altoatesini che hanno ereditato il lavoro impostato dai genitori o dai nonni e lo portano avanti con intelligenza e lungimiranza. Le loro storie sono bellissime.

Come quella dell’Hotel Muchel a Postal, situato a soli 5 km da Merano: è stato costruito nel 1952 da Johann e Theresa Ganthaler e gestito sempre dalla medesima famiglia, oggi alla terza generazione, con uno spirito e un’ospitalità unici per un hotel 4 stelle. Muchele, in dialetto altoatesino significa Michele: proprio nel maso Muchele, che risale al 1334, viveva un antenato della famiglia Ganthaler, un uomo stimato e molto conosciuto poiché aveva un traghetto col quale trasportava persone animali, merci da un lato all’altro della valle lungo il fiume Adige: da Merano a Bolzano, infatti, in passato c’era una sola grande palude, Adige a parte. Muchele morì nel 1809 in una battaglia contro Napoleone: il maso situato dietro l’albergo ha dato così il nome all’hotel. Attualmente gestito dalle tre sorelle Ganthaler, Martina e Priska che seguono direttamente la struttura mentre Anna, la minore, la beauty farm, è oggi un hotel di benessere molto particolare: piccolo, individuale, accogliente, con una nuova facciata di design “firmata” Moroso, per restare sempre perfettamente in bilico tra tradizione e innovazione.

Un’altra storia particolare è quella della famiglia Pichler che gestisce l’Hotel della Mela Torgglerhof di Saltusio, in Val Passiria. Qui tutto ebbe inizio con una mela, appunto: Sepp Pichler rilevò il maso Torgglerhof dai suoi genitori, aprì una piccola pensione e piantò alcuni meli. Dopo anni di dedizione gli alberi portarono i primi frutti e la pensione si ingrandì. Oggi è un elegante hotel circondato da quattro ettari di meravigliosi frutteti e meleti, all’imbocco della Val Passiria, a 9 km da Merano, e viene seguito direttamente dai tre figli (ma i genitori danno ancora una mano…), che nel 2016 si sono impegnati nei lavori per la ristrutturazione dell’hotel, insieme allo studio Noa di Bolzano, dove lavora un gruppo di giovani architetti: è stata creata una sauna panoramica, realizzato un nuovo ristorante, riprogettate le stanze nel fienile ma senza perdere quell’atmosfera cordiale con cui la famiglia Pichler e il suo staff accolgono e accudiscono gli ospiti.

Il Suite&Breakfast Ottmanngut, attivo dal 1850, è una bella villa meranese riportata a nuovo splendore: dal 2012 viene portato avanti da Martin, nipote di Marta e Josef Kirchlechner che rilevarono la pensione nel 1973. Martin lo gestisce insieme al fratello e al padre: insieme hanno dato il via ai lavori di risanamento e “rivitalizzazione” conservativa della struttura. Nel 2017 Martin ha creato due nuove stanze (passando da 9 a 11), caratterizzate da elementi di arredo del giovane designer meranese Harry Thaler. Qui al Ottmanngut, situato a pochi passi dal centro di Merano, è come se la solennità del passato incontrasse la ricchezza dello stile odierno: preziosi elementi antichi con novità fuori dal comune, tra cui una colazione con l’atmosfera di una cena, servita a tavola con portate diverse. Perché bisogna sempre guardare avanti ma senza scordare il passato…

L’hotel Schwarzschmied è situato al centro di Lana, immerso in vigneti e frutteti e circondato dal giardino storico Schwarzbauer del sedicesimo secolo. Da alcuni anni viene gestito da Klaus, figlio maggiore della famiglia Dissertori: la nuova filosofia dell’albergo è una sua idea. La nuova struttura estetica dell’hotel segue logiche ecologiche e qui l’arte di vivere altoatesina incontra la creatività pura: dalla tradizione nasce il nuovo e il nuovo a sua volta diventa tradizione. Dove oggi c’è l’hotel si trovava un tempo la fucina dei fabbri e maniscalchi di Lana: con idee visionarie ed estrose la famiglia Dissertori ne ha ricavato l’attuale struttura, caratterizzata da opere d’arte contemporanea e installazioni di artisti locali. Un perfetto legame con il passato con uno sguardo proiettato al futuro.

Il Grieserhof di Nalles fa parte del circuito Gallo Rosso, il marchio che promuove e favorisce l’attività di circa 1.600 agriturismi in Alto Adige, la cui filosofia è proprio quella di “Avvicinare le persone allo stile di vita degli agricoltori altoatesini”. Il Grieserhof di proprietà della famiglia Mathà dal 1950 e oggi è gestito prevalentemente da Judith, che ha 25 anni e ha dato un’impronta moderna alla struttura, di origini medioevali, aperta a maggio 2017. Si compone di quattro appartamenti caratterizzati da una perfetta combinazione di tradizione e design: il nuovo che rinasce dal passato.

www.merano-suedtirol.it


Claudio Zeni

Tutti gli articoli >

ZeniClaudio
Di padre in figlio gli hotel a gestione familiare a merano e dintorni

ZeniClaudio

ZeniClaudio

Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

Editore

Editore del Goloso & Curioso la ditta Colombo 3000, un gruppo aziendale che si occupa da oltre 10 anni della...Leggi tutto»