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GREVE IN CHIANTI CELEBRA LA RINASCITA DEL BORGO DEL CABREO

GREVE IN CHIANTI CELEBRA LA RINASCITA DEL BORGO DEL CABREO

Rinasce a nuova vita il Borgo del Cabreo, l’antico insediamento rurale di proprietà della famiglia Folonari nel cuore delle colline del Chianti Classico. L’inaugurazione ufficiale del nuovo borgo e il taglio del nastro hanno avuto luogo venerdì 28 aprile alla presenza di Paolo Sottani, Sindaco di Greve in Chianti, e dell’On. Lorenzo Becattini. Il Borgo del Cabreo sorge a Greve in Chianti, in frazione Zano, all’interno dell’omonima tenuta acquistata alla fine degli anni ’60 da Ambrogio Folonari, tuttora alla guida dell’azienda Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute. La rinascita di questo antico borgo di mezzadri è la punta di diamante di un importante progetto di rivalorizzazione del territorio e delle sue tradizioni più autentiche: sin dall’inizio degli anni 2000 la Famiglia Folonari ha infatti scelto la terra, investendo sulle sei tenute vitivinicole di proprietà tutte localizzate in Toscana, sulla qualità di prodotti enologici rappresentativi del territorio e sul recupero di strutture immobiliari quali la Villa e la Casavecchia presso la tenuta di Nozzole a Greve in Chianti e l’unità immobiliare presso la tenuta La Fuga a Montalcino, dedicate a una tipologia di ospitalità che consente di cogliere l’essenza del territorio. All’ospitalità è stato destinato anche il nuovo Borgo del Cabreo, che la famiglia Folonari ha voluto trasformare nel primo relais di charme all’interno delle sue tenute. “Il Borgo del Cabreo è interamente opera di artigiani fiorentini, sia nelle parti strutturali che nei particolari d’arredo – ha dichiarato Giovanna Folonari che, insieme alla figlia Francesca, è l’anima di questa rinascita – insieme all’architetto Benedetta Mori dello studio Mori Associati Architettura di Greve in Chianti, abbiamo scelto di impiegare esclusivamente maestranze locali, eredi della grande tradizione fiorentina delle arti e dei mestieri. Intendiamo dare valore al territorio, il borgo è quindi rinato a nuova vita in perfetta armonia con l’ambiente circostante e nel rispetto degli spazi e dei colori originali”. La struttura è composta da 11 camere, di cui 4 suite, arredate con gusto ed originalità. Numerosi i servizi a disposizione del cliente, dai 4 salotti per il relax e la convivialità, alla sala colazioni realizzata all’interno dell’antico fienile, dalla piccola palestra attrezzata, alla suggestiva piscina esterna riscaldata con vista sull’affascinante panorama di vigneti. Al Borgo del Cabreo si può davvero assaporare l’essenza del territorio in un’esperienza indimenticabile fatta di degustazioni dei migliori vini prodotti da Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, di ricche colazioni a bordo piscina e di servizi esclusivi che consentiranno agli ospiti di sentirsi parte integrante del territorio. Innumerevoli sono inoltre le possibilità di divertimento e svago nei dintorni: visite guidate e degustazioni gratuite presso la cantina di Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, tour alla scoperta delle vicine città d’arte, affitto di biciclette per piacevoli gite sulle colline del Chianti Classico, cene della tradizione presso i più caratteristici e quotati ristoranti della zona e molto altro ancora. Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute è tra le aziende vitivinicole più antiche d’Italia: la Famiglia Folonari opera infatti nel settore a partire dalla fine del XVIII secolo. Oggi l’azienda è guidata da Ambrogio Folonari e dal figlio Giovanni e ha sei tenute di proprietà, tutte localizzate in Toscana, per un totale di 350 ettari adibiti a Sangiovese, Trebbiano, Malvasia, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Pinot Noir, Chardonnay e Vermentino. Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute produce annualmente 1 milione 400 mila bottiglie, distribuite sul mercato estero (60% della produzione) e sul mercato italiano (40 % della produzione).


Claudio Zeni



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Greve in chianti celebra la rinascita del borgo del cabreo

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Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’,  il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso  'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano). 

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