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Siamo nel pieno
dell’autunno, stagione che assume particolare importanza a Lana e
dintorni ; è il periodo del “Törggelen”. Questa festa
tradizionale, che si protrae fino a metà novembre, coincide con la fine della
vendemmia e più in generale dei lavori agricoli, che un tempo impegnavano tutta
la comunità: a coronamento del faticoso periodo del raccolto si
celebravano i frutti della stagione appena terminata. I tempi sono
cambiati, ma l’ atmosfera gioiosa di questo periodo è giunta ai giorni
nostri consentendoci di assaporare prodotti stagionali tipici in un clima
generale di festa. Il nome di questa festività deriva da “Torggl”,
ossia “torchio” e indica per estensione la stanza in cui era posizionato:
qui era usanza comune riunire amici, parenti e vicini per la pigiatura
dell'uva, che diventava un momento di aggregazione gioiosa e dava il via a un
allegro pellegrinaggio da cantina a cantina per assaggiare e confrontare i
prodotti. Oggi la festa è l’ occasione per abitanti e turisti di entrare
in contatto con questo spirito che rallegra le vie dei paesi e si concentra
nelle tipiche cantine e locande tradizionali di Lana e dintorni. Qui infatti
dimora il protagonista indiscusso del “Törggelen”: il mosto zuccherino
ottenuto dalla prima fermentazione dell’uva, che si degusta accompagnato da specialità
della cucina locale come le mezze lune ripiene, speck e salumi, i crauti e
i canederli. Immancabili le caldarroste, preparate in una tipica padella
di ferro bucherellata su un vivace fuoco di legna e servite ancora calde con
burro o panna alla cannella. Dessert tipico sono i krapfen contadini,
farciti con marmellata di papavero, albicocche o castagne. È questo il
momento per vivere l’esperienza autentica di una delle tradizioni più popolari
dell’Alto Adige, quando le antiche cantine e le osterie contadine aprono le
porte ad appassionati, buongustai, curiosi per celebrare in compagnia i frutti
della stagione. Sono numerosi i locali tradizionali per vivere il
Törggelen a Lana e dintorni, fra cui le
cantine Brandiskeller, Pfefferlechnerkeller, Glögglkeller e
gli agriturismi Ausserhof e Rebmannhof.
Foto dell’Associazione turistica Lana e dintorni
Claudio Zeni
Claudio Zeni, laureato in Letterature e Lingue straniere è nel mondo del giornalismo dall’età di 18 anni. Appassionato di sport, enogastronomia e turismo collabora con media locali, nazionali ed internazionali di settore. Tra i principali riconoscimenti giornalistici assegnatigli si ricorda il premio nazionale Gennaro Paone consegnatogli a Roma dal direttore generale dell’Enit, il I.o premio giornalistico nazionale ‘Strada del Vino del Recioto e di Gambellara’, il I.o premio ‘Primavera del prosecco’, 'Amici della Chianina', 'Premio Tarlati', 'Scandiano', 'Sant'Angelo in Vado, 'Apicio', 'La bisaccia del tartufaio', 'Burson'. Per quattro anni ha seguito l’Hong Kong Food Festival e per due ha coordinato la manifestazione nazionale Top of Golf finalizzata alla proclamazione del miglior ristorante della ‘Wine Tour Cup’ dell'Associazione 'Città del Vino'. Coordinatore della giuria e dei cuochi del concorso culinario ‘Tartufo d’oro’ di Gubbio’. Unitamente al Presidente dei Cuochi di Arezzo organizza il concorso 'Penne bruciate', giornalisti ai fornelli dove a vincere è il 'piatto peggiore'. Autore con Leone Cungi del libro ‘Sport e società a Monte San Savino (Un secolo di storia sportiva e tradizioni sul borgo toscano).