Goloso e Curioso
Bere bene senza svenarsi 22: Priorat Crianza D.O.Q. 2009

Bere bene senza svenarsi 22: Priorat Crianza D.O.Q. 2009

Di solito vado al supermercato LIDL per acquisti che non comprendono il vino ma la settimana scorsa, passando per le corsie di tale negozio, mi è caduto l’occhio su una bottiglia di vino rosso spagnolo, o più precisamente catalano, il Priorat Crianza  D.O.Q. 2009 ed ho voluto provarlo. Per prima cosa provo a spiegare nome e sigle.
Priorat :(nome ufficiale in lingua catalana; in spagnolo Priorato) è un vino prodotto nell’omonima zona, cioè la contea Priorat, che si trova a sud-ovest della Catalogna, un po’ a sud di Barcellona, e che amministrativamente fa parte della provincia di Tarragona. E’ una delle più prestigiose regioni vinicole della Spagna, a pochi chilometri dal mare, seppure ben inserita in un contesto montano.
DOQ: Denominació d' Origen Qualificada è l’equivalente della nostra D.O.C. o D.O.P.
Crianza: si dice di un vino che sia invecchiato almeno due anni, dei quali almeno uno in legno di rovere.
In questo territorio si coltiva la vite fin dal tempo dei Romani, con una lunga parentesi durante la dominazione araba, quando il vino era praticamente proibito ed i vitigni furono completamente abbandonati.
C’è una data fondamentale nella storia vinicola del Priorat: nel 1163 viene fondato il Monastero di Scala Dei (Cartoixa d’Escaladei) dai monaci cartusiani (o certosini). Le terre assegnate al monastero vengono governate con potere assoluto dal Priore. Da qui il nome dell’intero territorio. Durante tutto il periodo di governo dei monaci la viticultura riprese con tanto vigore che, a partire dal XIV secolo, si può parlare di monocultura della vite nel Priorat.
L’unione tra un clima secco, terreno arido e temperature mediamente alte porta a produrre vini rossi di alta gradazione, corpo robusto con tannini ben sviluppati, che si prestano bene all’invecchiamento; non va dimenticata nemmeno la vicinanza del mare, che influisce sulla salinità del prodotto finale.
Il vitigno tradizionale coltivato in El Priorat è il rosso Garnacha tinta, che in Francia si chiama Grenache ed è usato moltissimo nei vini della Valle del Rodano e non solo. In questo vino è associato all’uva carignena, altra varietà molto presente in Spagna.
Il vino che ho assaggiato si presenta all’esame visivo con un colore rosso rubino carico, che vira verso il granato. Al naso sviluppa profumi di ciliegia matura, prugna e vaniglia appena accennata, con alcune note di cioccolato fondente.
Al palato colpisce per la sua scorrevolezza e freschezza, che denota una certa acidità che però non disturba. Ha media persistenza ed i tannini abbastanza morbidi,.
L’ho abbinato ad una costata ai ferri e l’ho gustato veramente. Ritengo anche che il rapporto qualità/prezzo sia equilibrato: un vino da provare.
Il Priorat Crianza D.O.Q. 2009 l’ho acquistato in un supermercato LIDL al prezzo di 3,99 €

Mario Gastaldon

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Laureato in Sociologia, ha una lunga esperienza professionale come formatore, consulente aziendale e responsabile delle risorse umane in una grande azienda italiana. Docente a numerosi corsi, anche a livello universitario. Da 10 anni è assaggiatore ONAV e come tale ha partecipato a varie giurie d’assaggio in concorsi enologici. Ha condotto corsi di conoscenza e di avvicinamento al vino e numerose serate di degustazione a tema. Insieme con la moglie Annamaria ha scritto due libri sulla cucina tradizionale vicentina. Gli piace esplorare territori alla ricerca di sapori e vini poco conosciuti.

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