Goloso e Curioso
I vini del cuore. Dogana 21

I vini del cuore. Dogana 21

Dici Castrocaro in quel di Forlì e dalla tua memoria di ragazza nata degli anni Cinquanta escono immagini in bianco e nero del Festival delle Voci Nuove: ricordate la giovanissima Gigliola Cinquetti? Pensi di appartenere a una generazione che affonda le radici nel Giurassico quando il ricordo si ferma a Zucchero Fornaciari e a Luca Barbarossa, giovani talenti dei primi anni Ottanta.  Eh, sì, è giunta l’ora di riconoscere i nascosti e trascurati malesseri che ti separano dalla gioventĂą, e così ti ritrovi al Grand Hotel Terme per i bagni d’acque salse e i fanghi che ti curano l’artrite.  - Che c’entra tutto questo con il vino? – diranno i lettori. Eccome se c’entra.  Ne hanno scritto grandi firme come Marcel Proust e Georges Simenon: alle terme, in un regime curativo che esalta la fisicitĂ  del corpo acciaccato, finisci coll’abolire i divieti che riguardano il cibo e, di conseguenza, il vino. Tant’è.  Al ristorante del Grand Hotel si gusta la cucina romagnola con sughi e salse alleggeriti al giusto ed anche qualcosa della tradizione toscana (Firenze è a un tiro di schioppo).  Nella carta dei vini, piuttosto sobria, si trovano bei frutti delle colline di Forlì: bianchi che han del salmastro, i Sangiovese di Romagna che si offrono piĂą solari e meno aggressivi di tanti toscani ed anche qualche inconsueta etichetta.

 

 

Tra queste, il Dogana 21 desta particolarmente l’enofila curiositĂ .  Del numero 21 diremo dopo; è invece il numero tre quello della sua sostanza e del suo progetto: tre sono i vitigni che lo compongono - alicante, syrah e merlot - e tre sono i soci - amici che nel 2005 iniziano a produrre vino da alcuni appezzamenti collinari affacciati sulla valle del Montone, a Terra del Sole (che assieme a Castrocaro fa conune).  “ Siamo quelli delle viti al contrario” – racconta Emanuele Coveri, uno dei tre giovani produttori-sognatori. In un caldo crepuscolo di settembre ci fa arrampicare tra le vigne piantate sulla terra argillosa – tufacea di un bel giallo ocra: sono piantate a girapoggio e non in parallelo alle pendenze come tutti qui usano fare.  Tra queste vigne giovani e spettinate che, per restare in tema di canzoni, Fabrizio De Andrè direbbe piantate “in direzione ostinata e contraria”, ci viene incontro questo vino rosso granato che traccia il bicchiere con una materia profonda ed energica.  “A metĂ  tra la Firenze dei Medici e lo Stato della Chiesa, queste terre di confine si chiamarono Romagna Toscana e Terra del Sole ne fu la capitale” continua Emanuele, giovanotto schietto e sanguigno come sono i figli di generazioni che hanno coltivato cereali e viti in questa Romagna solatìa. Accanto a un Sangiovese di Romagna Superiore, i tre baldi giovani hanno pensato a un progetto che valorizzasse anche simbolicamente questa terra, con vitigni diversi.  Il Dogana 21 si offre all’olfatto con parsimonia, in note tostate di caffè e zucchero brunito (ma non cercate tracce di legno – che non c’è) e poi gradatamente si apre in frutti scuri, di prugna e mirtillo, e poi ancora di noce fresca e liquerizia.  Aspettandolo nel bicchiere, il ritmo gustativo si mostra pieno e gradevole, con una tessitura pastosa e piuttosto setosa dei tannini che equilibra la traccia alcolica.

Un vino ben piantato, insomma, che dĂ  soddisfazione sulla tavola con piatti di un certo spessore, come paste al ragĂą, costate ai ferri, formaggi mediamente stagionati.  Certo, le viti sono ancora giovani, e lo senti nel lieve amaricante della chiusura, ma è un vino che promette bene.   A Terra del Sole, Cosimo de Medici chiamò i migliori architetti dell’epoca rinascimentale per erigere una piccola cittĂ  fortezza, ispirata alla CittĂ  Ideale.  Ed è proprio l’ideale progetto sotteso a questo vino che ce lo fa considerare come vino del cuore.

Persa la valenza di cittadella militare, Terra del Sole divenne sede di tribunale e di dazio del Granducato di Toscana: la ventunesima postazione doganale, per la precisione, per il commercio del frumento  e del sale che proveniva da Cervia. C’è un bel po’ di storia nel Dogana 21 Forlì Rosso IGT (annata in commercio: 2008).

 

Info: Terre Contese, Via Goffredo Mameli, 6; 47010 Terra del Sole, Forlì; www.terrecontese.it;   Emanuele Coveri  3409712914; Emiliano Pellegrino +3934713633

Maria Grazia Melegari, da Terra del Sole

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I vini del cuore. dogana 21

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Da dieci anni coltiva l’interesse per il mondo del vino e l’enogastronomia. E’ sommelier AIS e Assaggiatore ONAV. Scrive per riviste e guide di settore e sul  blog di vino “Soavemente” (www.soavemente.net). Avendo esercitato la professione di insegnante ( elementare),  è convinta che anche il vino e il cibo, elementi della cultura e della storia materiale, siano occasione di relazione, apprendimento e formazione continua. Ama la sobrietĂ , Leopardi e J.S. Bach.

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