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BELLEZZA E GUSTO, IL GIARDINO DI POJEGA

BELLEZZA E GUSTO, IL GIARDINO DI POJEGA

Straordinaria occasione domenica 10 giugno a Negrar, in Valpolicella. In occasione della giornata dedicata alle “Dimore storiche italiane” sarà possibile visitare (gratuitamente) il giardino di Pojega nell’antica, omonima, tenuta dei conti Guerrieri Rizzardi.Il giardino di Pojega è uno degli esempi più straordinari dei giardini “colti” all’italiana. Fu creato per essere “posato” sulla distesa di vigneti che da secoli rappresentano la vita della regione e cosí ora ci appare: un cuscino appoggiato su di un prezioso broccato dalle delicate sfumature di tenero smeraldino. Magnifici i contrasti di colore: è il trionfo del verde, dal più tenero al cupo, all’oro e al rame che, con il variare delle stagioni, accompagnano la vita di Pojega.  Fu commissionato dal conte Antonio Rizzardi (1742-1808) all’architetto Luigi Trezza (1752-1823), uno dei massimi architetti del ‘700 veneto, e realizzato tra il 1783 e 1796.Antonio Rizzardi volle creare un giardino che «contenesse angoli segreti quali già vagheggiati da poeti e filosofi» e il cui centro fosse il “desiderio del cuore”, rappresentato a Pojega dalla fontana rotonda racchiusa da quinte in cipresso, mortella e lauro. A questa umanistica e arcadica ispirazione desiderò unire anche un grande senso della scenografia e del paesaggio, facendo di Pojega il “trionfo della prospettiva”.  Luigi Trezza preservò il concetto di giardino all’italiana, spettacolare e formale, conciliandolo con un concetto di disegno romantico, che realizzò nel boschetto.   Nella sua struttura, il giardino di Pojega, i cui disegni sono conservati nella Biblioteca Civica di Verona, acquisirà notorietà come l’ultimo del suo genere a essere creato in Italia.Il giardino si estende su un’area di 35 mila metri quadri ed è disposto su tre diversi livelli paralleli, con un’appendice semicircolare dalla quale è stato ricavato il “teatro di verzura”. Di chiara ispirazione greca, con siepi di bosso,  il teatro presenta sette ordini di gradinate in bosso intersecate da tre volate di gradini ed è uno dei più conosciuti al mondo.
L’azienda Guerrieri Rizzardi è sorta  dall’unione di due antiche famiglie, quella dei conti Guerrieri di Bardolino e quella dei conti Rizzardi di Negrar, un’unione che portò alla fusione non solo delle famiglie ma anche di due tenute vitivinicole di pregio, tradizionale appannaggio delle nobili famiglie affermatesi tra Quattro e Settecento sotto il dominio della Serenissima Repubblica di Venezia. Oggi l’azienda agricola Guerrieri Rizzardi è proprietaria di vigneti e cantine in ognuna delle zone classiche di Verona: Valpolicella, Bardolino e Soave, e produce e distribuisce i vini con proprio marchio a livello internazionale. Dalle Tenute in Valpolicella Guerrieri Rizzardi produce   i seguenti cru:  Pojega ripasso,  Clos Roareti,   Villa Rizzardi Amarone e Calcarole Amarone. In occasione della giornata delle “Dimore storiche” sarà offerto ai visitatori un assaggio di Pojega ripasso. E sarà aperto il punto vendita.Info: Giardino di Pojega, via Pojega 10, 37024 Negrar, Valpolicella, Verona; info@pojega.com ; www.pojega.com; tel 045. 7210028 (8:30-12:30/14- 18). mail@guerrieri-rizzardi.it ; www.guerrieri-rizzardi.it .


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Morello Pecchioli
Bellezza e gusto, il giardino di pojega

Morello Pecchioli

Morello Pecchioli

Direttore di Golosoecurioso. Giornalista professionista. Archeogastronomo. È stato caposervizio del giornale L’Arena di Verona. Ha scritto i libri “Il Bianco di Custoza”; “Il rosto e l’alesso, la cucina veronese tra l’occupazione francese e quella austriaca”; “Berto Barbarani il poeta di Verona”. Scrive per la rivista nazionale dell'Associazione italiana sommelier "Vitae", per "Il sommelier veneto" e per il quotidiano nazionale La Verità diretto da Maurizio Belpietro. Ha collaborato, con Edoardo Raspelli, alla Guida l’Espresso. È ispettore della guida "Best gourmet dell'Alpe Adria". Ha vinto i premi Cilento 2006; Giornalista del Durello 2007; Garda Hills 2008. Nel 2016 ha avuto il prestigioso riconoscimento internazionale Premio Ischia per la narrazione enogastronomica. Nel 2016 ha scritto il libro "Le verdure dimenticate" e nel 2017 "I frutti dimenticati", pubblicati entrambi da Gribaudo. Sempre per Gribaudo ha scritto "Il grande libro delle frittate". In collaborazione con Slow Food ha pubblicato nel 2018 il volumetto sul presidio "Il broccoletto di Custoza".
Indirizzo mail: morello.pecchioli@golosoecurioso.it

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