Goloso e Curioso
Amarone Zonin Docg e Chianti Classico Castello d'Albola Docg, il

Amarone Zonin Docg e Chianti Classico Castello d'Albola Docg, il "magro" 2011 regala sorprese

L'annata 2011 è stata una spina nel fianco per tanti produttori, Zonin compreso. Era stata archiviata senza grandi aspettative, a causa delle condizioni climatiche sfavorevoli che l'avevano caratterizzata. Eppure il tempo è galantuomo e a quattro anni di distanza si scopre che non tutta la produzione è di serie B. Anzi. In casa Zonin sono stati stappati con sorpresa due grandi vini, l'Amarone della Valpolicella Zonin Docg e il Chianti Classico Riserva pure Docg Castello d'Albola (marchio della famiglia vicentina), scoprendo che in fondo l'annata 2011 è tutt'altro che da buttare. La sorpresa peraltro è avvalorata dalla degustazione avvenuta in occasioni ufficiali come l'Anteprima Amarone di Verona (a fine gennaio) e la Chianti Classico Collection (a fine febbraio).
Esperti concordi, dunque, nel dire che l'annata considerata sfigata in realtà si è rivelata molto migliore del previsto. E per chi avrà la pazienza di lasciare evolvere ulteriormente questi due vini ancora per qualche anno di sorprese ne avrà ancora. L'Amarone Zonin rispecchia il carattere del terroir da cui proviene, la Valpolicella. Un vino elegante e di struttura decisamente importante, sapido e di notevole potenzialità di affinamento. Il Chianti Classico Riserva del Castello d'Albola, che nasce a Radda in Chianti, su terreni felicemente esposti, esprime la forza e la personalità di un vino fatto con uve che maturano alla quota ideale di 600 metri. Baciate da un microclima straordinario. Francesco Zonin (nella foto) è il primo a riconoscere che non aveva affatto pronosticato un risultato del genere. In vino veritas, è il caso di dire.

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RENATO MALAMAN
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RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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