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Agenti di viaggio da mezza Italia in Egitto, verifica della

Agenti di viaggio da mezza Italia in Egitto, verifica della "sicurezza" ok


Hanno rotto in ghiaccio. Non saranno stati i primi, è ovvio, ma la notizia è rimbalzata su alcune testate on line ed è di quelle che mettono un po’ di ottimismo. Anche perché i viaggiatori in questione non sono turisti normali ma agenti di viaggio, ovvero professionisti del settore. Una ventina di loro ha aderito al Fam Trip nell’Egitto Classico organizzato dal tour operator Interline International Travel, in collaborazione con l’Ente del Turismo Egiziano in Italia.Gli agenti, provenienti dal Piemonte, dalla Lombardia, dal Veneto, dall’Emilia Romagna,dalle Marche, dal Lazio, dalla Basilicata, dalla Sicilia e dalla Sardegna, e quasi tutti alla loro prima esperienza in Egitto, hanno potuto ammirare i siti più importanti del paese dei faraoni in completa sicurezza. Per otto giorni hanno potuto navigare sul Nilo (4 notti) e visitare i principali siti turistici egiziani, tra cui Abu Simbel. In tutta sicurezza.

Le tre notti al Cairo hanno permesso di conoscere anche il volto moderno della città, con i tanti palazzi in costruzione e il grande traffico, ma anche tutto ciò che viene associato all’Egitto: le piramidi di Cheope, Kefren e Micerino, l’enigmatica sfinge, la barca solare del faraone Cheope – enorme e quasi intatta – la piramide a gradoni a Sakkara, la piccola sfinge e la meravigliosa ed enorme statua di Ramses II a Menphis. L’ultimo giorno è stato dedicato alla visita del Museo Egizio, che contiene oltre 5000 oggetti ritrovati nella tomba del faraone Tutankhamon, il più noto proprio perché morto a 18 anni e per gli oggetti che sono stati ritrovati in uno spazio non molto grande.La sua stupefacente maschera mortuaria in oro, smalti e pietre preziose, le sue collane, i sarcofagi, monili e oggetti vari, hanno reso ancora più emozionante la visita al Museo che conserva reperti di oltre 5000 anni.

“Gli agenti di viaggio” dice Liliana Comandè di Travelling Interline “ hanno potuto constatare personalmente il grado di sicurezza raggiunto dal paese nei controlli sia negli alberghi che nei musei e nei siti, ma, soprattutto, negli aeroporti. A volte anche lamentandosi per la pignoleria di alcuni poliziotti. Il viaggio ha permesso di notare come i turisti giapponesi, cinesi, tedeschi, francesi e spagnoli non si lascino condizionare dalla situazione contingente. Il gruppo ne ha incontrati molti. Pochissimi invece gli italiani incontrati lungo l’itinerario… L’Egitto non è meno sicuro di tante altre destinazioni, che mai hanno registrato defezioni da parte dei turisti di casa nostra. Egitto che ora attende a braccia aperte quelli che vengono considerati da decenni i loro migliori e più simpatici ospitii: gli italiani”.

Gli agenti di viaggio, che hanno avuto la possibilità di toccare con mano la realtà del paese, sono più che mai convinti che l’Egitto debba tornare ad essere quello che è sempre stato: il primo paese per numero di turisti italiani. “Noi lo speriamo” conclude Liliana Comandè, sia per l’economia del paese, sia per i tour operator italiani che puntavano e puntano molto su questa destinazione in grado di dare lavoro in ogni periodo dell’anno”. L’Ente del Turismo Egiziano in Italia, al fine di promuovere il paese, sta organizzando numerosi eventi. Eventi che stanno riscuotendo molto interesse da parte degli italiani. Che la situazione debba sbloccarsi lo auspicano in molti per quanto il caso Regeni, oltre alla psicosi da terrorismo, abbia finora rappresentato una fonte di giustificati dubbi. Ora sembra che qualcosa stia finalmente cambiando.

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RENATO MALAMAN
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RENATO MALAMAN

RENATO MALAMAN

Cura il blog "Salsa & Merende" nel quotidiano "Il Mattino di Padova" di cui è stato redattore fino al 31 dicembre 2016. Del quotidiano, con cui ha iniziato a collaborare nel 1978, è stato titolare dal 2001 della rubrica di enogastronomia "Gusto", ora confluita nel blog personale (su www.mattinopadova.it) dedicato all'attualità del Food and Wine veneto e non solo.
Coautore di  numerose pubblicazioni nel settore enogastronomico e collaboratore di varie riviste, dal 2004 è ispettore della guida "Ristoranti d'Italia" de L'Espresso. Ha curato la guida "Padova nel piatto" e attualmente dirige la collana "Italia nel piatto" dell'editore Il Poligrafo.
Tra i riconoscimenti ottenuti spicca l'assegnazione di due premi "Penna d'Oca" (edizioni 2005 e 2011), premio biennale promosso da Unioncamere del Veneto. Per quanto riguarda il turismo ha visitato finora 111 paesi del mondo. Fa parte del Gist, associazione della stampa turistica di cui ha ricoperto la carica di delegato regionale e consigliere nazionale. Ha al suo attivo anche una spedizione umanitaria via terra in Guinea Bissau.

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