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UTILE IL CONTAPERSONE: MILLE PERSONE AL GIORNO SUI SENTIERI DEL PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

UTILE IL CONTAPERSONE: MILLE PERSONE AL GIORNO SUI SENTIERI DEL PARCO NAZIONALE CINQUE TERRE

Primi numeri ufficiali dai "contapersone" e dal monitoraggio dei flussi turistici sui sentieri del Parco. La media giornaliera è di oltre mille persone.


L'impegno del Parco nel monitoraggio dei flussi escursionistici sui sentieri. Oggi monitorati il Sentiero Verde Azzurro nel tratto da Monterosso a Vernazza, l'Alta Via delle Cinque Terre nel tratto da Cigoletta a Termine e il n.586 da Volastra a Corniglia


I primi "contapersone" sono stati installati due anni fa, nel 2015 in fase sperimentale. Nel marzo 2016, allo scopo di stabilire la capacità di carico dei sentieri e gli impatti diretti sulla biodiversità generati dalla frequentazione, sono stati registrati i primi dati. Poi, nel mese di dicembre 2016 sono state impegnate le risorse per l'acquisto di nuovi eco-contatori e la manutenzione dei dispositivi già presenti sui sentieri pilota individuati nell'ambito della Direttiva sulla Biodiversità del Ministero dell'Ambiente. In questo modo, gli eco-contatori, apparecchiature non visibili ai camminatori, hanno consentito al Parco di effettuare il conteggio delle persone in transito, in un determinato tratto del sentiero rilevando inoltre il senso di marcia.


L'Ente Parco ha avviato il progetto, in collaborazione con il Ministero dell'Ambiente, a partire dall'individuazione di tre diverse tipologie di sentiero, a differente densità di frequentazione e di utilizzo. I percorsi (e i numeri di passaggi) che attualmente vengono monitorati sono il Sentiero Verde Azzurro nel tratto da Monterosso a Vernazza, l'Alta Via delle Cinque Terre nel tratto da Cigoletta a Termine e il n.586 da Volastra a Corniglia.


"Sul sentiero Verde Azzurro nel tratto da Monterosso a Vernazza – dice Patrizio Scarpellini, direttore del Parco – abbiamo potuto constatare che nel mese di aprile del 2017 sul tratto Monterosso Vernazza sono passate circa 45mila persone rispetto alle 43 mila del 2016 con punte massime di 4600 il giorno di Pasqua. Immaginiamo il nostro territorio come un grande museo. Dobbiamo individuare un numero "giusto" ti visitatori che possano accedere, assieme, sul percorso. Quando le sale di visita sono "piene" non è possibile, ad altre persone, l'accesso fino a che altri non saranno defluiti.. Il totale dei passaggi sul sentiero nel 2016 – conclude Scarpellini - è di 397mila passaggi, nei primi mesi dell'anno in corso, 66 mila . La media giornaliera di oltre 1000 persone".


Dai primi giorni di giugno, con l' APP, studiata appositamente dai tecnici del Parco, sarà attivata sulla rete dei sentieri un sistema di informazione (via web sul sito istituzionale www.parconazionale5terre.it e applicazione gratuita per smart phone) che permetterà, anche attraverso la georeferenziazione e grazie alla nuova cartellonistica installata secondo criteri e codici della Rete Escursionistica Ligure, di segnalare le allerte e le emergenze in tempo reale.


Grazie a sistemi di monitoraggio e di controllo si potranno evidenziare criticità dovute ad un "accumulo" di visitatori in un determinato tratto di un sentiero o di un borgo e incoraggiare la fruizione dei sentieri alti dove, tra l'altro, sarà possibile incontrare viticoltori e degustare il vino con le visite guidate gratuite organizzate dall'Ente Parco.


"Abbiamo informazioni importanti, con questo monitoraggio – continua Scarpellini - Le informazioni cosi ottenute ci consentono di effettuare una radiografia più puntuale dei flussi in relazione agli orari di maggiore frequentazione, la densità riferita in particolari periodi dell'anno e la tipologia d'uso del sentiero. In origine infatti i sentieri delle Cinque Terre avevano una vocazione d'uso prettamente legata alla viticoltura, come via d'accesso ai terrazzamenti o alla comunicazione tra paese. Questi dati – conclude il direttore Patrizio Scarpellini - consentono all'Ente di sviluppare strategie di gestione sempre più mirate allo studio sull'impatto antropico sulla biodiversità come d'accordi con le direttive del Ministero dell'Ambiente".

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Roberto Vitali
Utile il contapersone: mille persone al giorno sui sentieri del parco nazionale cinque terre

Roberto Vitali

Roberto Vitali

Laureato in Lettere alla “Cattolica” di Milano, ho cominciato durante l’università a scrivere per il quotidiano della mia città, “L’Eco di Bergamo”, al quale – pur essendo oggi in età di pensione – continuo a collaborare sia sul cartaceo che sul sito web. Sono stato addetto stampa di enti pubblici, direttore di Teleorobica, direttore-editore del mensile “Bergamo a Tavola” (1986-1990)  poi trasformato in  “Lombardia a Tavola” (1990-2002) e poi venduto (oggi vive ancora trasformato in "Italia a Tavola"). Mi sono sempre occupato, oltre che della cronaca bianca della mia città, di enogastronomia e viaggi. Ho collaborato alla Rai-Gr1, vinto premi giornalistici in tutta Italia e scritto qualche libretto, tra cui “La cucina bergamasca – Dizionario enciclopedico” e una Guida dei ristoranti di Bergamo città e provincia. Mi piace l’Italia e tutto quello che di buono e bello sa offrire. Spero, con i miei scritti, di continuare a farla amare da tanti altri lettori. 338.7125981

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